Scola in visita al decanato di Varese

La visita è prevista per venerdì 3 marzo. Un incontro coi fedeli per compiere una verifica di come la comunità abbia accolto gli indirizzi dal suo magistero per una “conversione pastorale e missionaria”

Cuasso al Monte - Visita cardinale Angelo Scola

Venerdì 3 marzo nella Basilica di San Vittore alle 20.30 l’arcivescovo della diocesi di Milano, cardinale Angelo Scola, sarà in visita pastorale al Decanato di Varese. Un incontro coi fedeli del territorio per compiere una verifica di come la comunità abbia accolto gli indirizzi proposti dal suo magistero per una “conversione pastorale e missionaria”. Sarà soprattutto un momento di confronto. L’arcivescovo, infatti, risponderà ad alcune domande sulla vita pastorale delle comunità e sui problemi aperti.

IL DECANATO DI VARESE
Don Mauro Barlassina delinea la realtà del decanato: «Abbiamo 40 parrocchie in 8 comuni. Le comunità pastorali sono 6, di cui 5 in città. Inoltre sono presenti alcune cappellanie (ospedale del Ponte, carcere, fondazione Molina, questura). Tra le 40 parrocchie è compresa Campione d’Italia. I movimenti e le associazioni ecclesiali recensiti sono 17 e molte sono le scuole cattoliche nel territorio».

CARATTERISTICHE SOCIALI
«Varese ha risentito molto della crisi economica che ha toccato non poche famiglie. Molti giovani e meno giovani lavorano fuori città e, si riscontra, il fenomeno dell’emigrazione verso altri paesi europei ed extraeuropei da parte dei giovani in cerca di lavoro. Un dato da riconoscere è la crescita costante, soprattutto in città, della popolazione anziana».

 

CARATTERISTICHE ECCLESIALI
«La realtà ecclesiale, esprime una capillarità di presenza nel territorio attraverso le parrocchie e la cura pastorale negli ambienti di vita (cappellanie, associazioni e movimenti) oltre che in molte forme di volontariato. Si riconosce una mancanza di speranza che si va diffondendo anche perchè il fare spesso, prende il sopravento sull’essere e diviene inevitabile quella frattura tra fede celebrata e fede vissuta che, a volte, impedisce di orientare scelte di vita in senso cristiano. Di conseguenza abbiamo un compito da assolvere ed è quello di valorizzare la ricchezza di presenza ecclesiale declinandola dentro le sfide delle frammentarietà e dell’autoreferenzialità per far crescere percorsi di comunione e condivisione».

 

 

GLI IMPEGNI PRIORITARI
Le attenzioni e la priorità pastorale si possono così riassumere: continuare l’impegno nella recezione della nuova modalità proposta per l’iniziazione cristiana e ripensare la proposta di pastorale giovanile nelle prospettive della valorizzazione delle pluralità di presenza a servizio della missione; sostenere e promuovere tutte le forme di volontariato e di servizio alla carità coordinate dai centri di ascolto parrocchiali o di comunità pastorale. Valorizzare e sostenere in particolare la mensa dei poveri presso la parrocchia della Brunella gestita dall’Associazione tra parrocchie Farsi Prossimo (a cui hanno aderito 30 sulle 40 parrocchie del decanato) e dall’Associazione Pane di S. Antonio e la mensa di via Bernardino Luini presso le Suore della Riparazione; valorizzare e accompagnare l’apporto ecclesiale e il protagonismo della famiglia sostenendo l’impegno della commissione di pastorale familiare e dell’Istituto La Casa; attraverso il consiglio pastorale di decanato far crescere la valorizzazione della pluralità di presenze ecclesiali armonizzandole nel servizio alla missione.

 

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 28 Febbraio 2017
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