Social e giovani, “Attento: se condividi non è più tuo!”
Molto efficace l’incontro di oggi alle scuole medie Dante fra studenti e Polizia postale. Tema: i rischi della rete
«Ogni dato inserito in rete può restare per sempre, e quindi, se condividi, non è più tuo». Questa frase, e i tanti altri messaggi esposti oggi, 21 febbraio, hanno catturato l’attenzione di un’ottantina di studenti delle scuole medie che hanno seguito una lezione speciale: quella tenuta da due agenti della polizia postale di Varese.
Organizzato dall’assessore alla scuola Monica Moretti, questo appuntamento ha coinvolto quattro classi e due sezioni delle seconde e terze classi della scuola media Dante Alighieri di contrada Motto dei Grlli. Il tema era, ed è, uno di quelli “caldì”, attualissimi, su cui anche le campagne del Governo in tv stanno cercando di ottenere la sensibilizzazione dei più giovani: lotta al cyberbullismo e sicurezza informatica.
Già, perché se è facile prendere in giro qualcuno nascondendosi dietro al finto anonimato di una tastiera – l’indirizzo IP, infatti, lascia tracce, e anche ben evidenti per gli investigatori – è bene sapere che pure l’uso inconsapevole dei social oggi può comportare problemi difficili da risolvere.
«Ciò che condividi non è più tuo», hanno spiegato gli agenti. Ed è vero. Foto, messaggi, video: sono tutti file che restano nei sever (gli archivi) delle piattaforme alle quali ci si collega. E si perde, se non la proprietà, certamente la disponibilità quello scatto, o di quella ripresa video magari fatta in maniera leggera e facile, come facile è usare il telefonino.
«Il fatto che “ogni dato inserito in rete può rimanerci per sempre” ha molto colpito i ragazzi – ha spiegato l’assessore Monica Moretti – . Anche i professori hanno prestato grande attenzione e disponibilità a questo progetto, fondamentale per informare i più giovani, soprattutto alla luce del problema legato al bullismo e al cyberbullismo dove è stato fermamente ribadito che “il rimanere indifferenti è come essere complici”».
Nel corso ella mattina sono state proiettate diverse slide ed è stata data la possibilità ai ragazzi di fare domande ai rappresentanti della Polizia di stato.
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