Taldone: “Non diamo ai privati al gestione degli autovelox”

Il consigliere provinciale torna sulla questione. "È un sistema che prevede di multare moltissimo per ammortizzare i costi"

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere provinciale Giuseppe Taldone in merito alla questione degli autovelox

La Provincia di Varese ha previsto, per la gestione degli Autovelox sulle strade provinciali, la formula del project financing (finanza di progetto), cioè un sistema di finanziamento a lungo termine che attinge direttamente da capitali privati.

Il vincitore del bando di gara sarà ragionevolmente lo stesso che ha presentato il proprio project financing, visto che in questi casi la legge gli consente un diritto di prelazione, ossia se non dovesse vincere, cioè fare l’offerta migliore, qualora si uniformasse ai valori della ditta vincitrice, si aggiudicherebbe comunque il tutto.

Ciò vuol dire avere la concessione per i prossimi undici anni del servizio di istallazione e manutenzione dei dispositivi per rilevare le infrazioni al codice della strada ed erogare sanzioni.

In pratica cediamo al privato la gestione di Tutor e Autovelox e gli consentiamo pure di multarci come meglio crede. Il tutto deciso unilateralmente, con una deliberazione del Presidente della Provincia che approva uno studio di fattibilità presentato da una società privata, senza alcuna discussione tra maggioranza e opposizione, senza alcun passaggio né in Commissione né in Consiglio provinciale e senza chiedere alcun parere preventivo all’Assemblea dei Sindaci, organo istituzionale di rappresentanza, nonostante le evidenti e complesse implicazioni territoriali di una tale scelta.

Tra l’altro non essendoci più il Nucleo Stradale della Polizia provinciale, per attuare questo nuovo modo di gestire gli Autovelox, bisognerà prevedere convenzioni ad hoc proprio con i Sindaci dei territori interessati.

Mi sono già espresso negativamente su questa iniziativa non perché pregiudizialmente contro il privato, che anzi spesso fa meglio del pubblico, ma per il rischio concreto di trasformare il sistema sanzionatorio stradale da educativo a punitivo per le inevitabili necessità di cassa che si andrebbero a configurare.

Chi concorre a questo bando pubblico non lo fa certo per pura filantropia. Questa operazione configura vantaggi chiari solo per chi ha presentato il project financing, ma potrebbe rivelarsi assai penalizzante per la collettività, che potrebbe trovarsi a fronteggiare un’ondata di sanzioni a tappeto, ma anche per la Provincia.

Infatti l’introito che il nostro Ente presume di ricavare, 44.000.000 di euro, è solo un calcolo ipotetico e lordo, stimato dalla società che ha presentato il piano in relazione alla quantità di sanzione che dovrebbero negli anni essere erogate.

Ricavo lordo poiché questa cifra dovrà essere divisa tra la Provincia, che tratterrà il 40%, e la Società privata che tratterrà il rimanente 60%. Rispetto a questi ricavi decisamente incerti e dipendenti dalla quantità di multe erogate, la Provincia dovrà accollarsi costi certi come ad esempio la cifra mensile di noleggio degli apparati pari a oltre 50.000 euro all’anno.

Per stare in piedi questo sistema bisognerà necessariamente multare e tanto. Tra l’altro appare insensato appaltare questo servizio per undici anni, cioè fino al 2028, e non per un periodo più breve che consentirebbe per esempio di verificarne la validità. Nel frattempo infatti potrebbero cambiare molte leggi, rendendo non più possibile o possibile ma in modo diverso, la gestione privata degli Autovelox. Sino quindi tanti i dubbi e le incertezze su questa operazione di cui francamente non si sentiva la necessità. Il problema della sicurezza chiaramente esiste e nessuno vuole metterlo in discussione, ma le modalità con cui si cerca di gestirlo decisamente non convincono. In giro ci sono esempi poco rassicuranti sulla bontà di queste iniziative. Per esempio in Provincia di Viterbo si è arrivati ad un’inchiesta della magistratura con relativi avvisi di garanzia. In Provincia di Novara, fiutati i pericoli, si è preferito fare retromarcia con un decreto di revoca della concessione degli Autovelox.

Esempi concreti che dovrebbero mettere in guardia chi governa la nostra Provincia. Sarebbe opportuno che il Presidente Vincenzi ed il suo vice Magrini, che hanno seguito la vicenda, rivedano le loro posizioni e blocchino immediatamente l’operazione. Se poi vi sono chiari segnali di un’emergenza sicurezza sulle strade della nostra provincia, allora riterrei utile un rapido e costruttivo confronto in tra maggioranza e opposizione per trovare, in modo condiviso, le migliori soluzioni possibili.

Giuseppe Taldone – Consigliere provinciale

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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