Zona economica speciale: polemica tra Marsico e Alfieri

Il segretario lombardo del PD scrive ai sindaci coinvolgendoli nella richiesta di revisione della proposta di legge. Ironico Marsico: "Il PD arriva in ritardo di tre anni". La Lega organizza un incontro il 10 marzo

palazzo regione lombardia

Scontro politico tra Luca Marsico, Forza Italia, e Alessandro Alfieri, PD, sulle aree ZES.

«La proposta di Regione Lombardia non ha i requisiti minimi per essere nemmeno discussa in Parlamento – commenta il segretario regionale del PD Alfieri – Non si tutela così il territorio, ma costruendo percorsi percorribili e solidi che mettano il nostro tessuto produttivo nelle condizioni di poter reggere la concorrenza non solo con il Canton Ticino ma anche con le aree più sviluppate e attrattive d’Europa».

La questione riguarda l’istituzione di una zona economica speciale (ZES) promossa dal consigliere regionale Luca Marsico.

«Così come formulata – spiega Alfieri in una lettera indirizzata a tutti i sindaci del Varesotto -, la proposta di legge inviata a Roma non ha i requisiti per essere approvata dal Parlamento. Il testo infatti non è accompagnato da una relazione che, sulla base dei dati economici e sociali, illustri adeguatamente le condizioni di peculiarità del territorio e quindi la motivazione per l’introduzione di speciali forme amministrative e fiscali; l’articolazione non risulta compatibile con la normativa europea in materia di mercato unico e di aiuti di stato alle imprese; si assume in modo incongruo come delimitazione geografica per la ZES quella dei comuni in cui vige lo “sconto benzina”; è problematica la quantificazione del fabbisogno finanziario e della relativa copertura. Inoltre la proposta non affronta in nessun modo temi cruciali come la semplificazione burocratica o l’internazionalizzazione delle imprese, istanze che emergono con forza dal territorio. Il modo più adeguato per esprimere un appoggio forte ed efficace alla richiesta di riconoscere le peculiarità territoriali della provincia di Varese non è tanto nel richiedere al Parlamento l’esame immediato – ma dall’esito segnato – di una proposta legislativa incompleta, quanto nel domandare al Consiglio regionale della Lombardia di revisionarne in tempi brevi il testo per renderlo effettivamente sostenibile, impegnando tutti i parlamentari del territorio a sostenerne l’iter successivo. Chiedo alla maggioranza di affrontare con serietà questo tema e di riportarlo rapidamente in Consiglio regionale visto che mancano meno di dieci mesi al termine della legislatura. In caso contrario sarà evidente che questa iniziativa è l’ennesimo teatrino elettorale che non porterà alcun beneficio al territorio».

Per questo motivo il consigliere Alfieri chiede ai sindaci di sostenere presso Regione Lombardia la richiesta di ridiscussione della proposta di legge al Parlamento, anche tramite una mozione da approvare nei consigli comunali.

Polemica la replica di Marsico: «Appare estremamente singolare la presentazione da parte del consigliere regionale Alfieri di una mozione a Palazzo Estense volta a istituire una Zona Economica Speciale (ZES) da equiparare all’area che gode dello sconto benzina che include i comuni che distano meno di 20 chilometri dalla frontiera con la Svizzera.
È una posizione sorprendente considerando il fatto che nel 2014 tutto il gruppo consiliare del Partito Democratico in Consiglio regionale ha votato contro la proposta, che oggi vorrebbero revisionare, di legge parlamentare volta ad istituire la Zona Economica Speciale con la sola eccezione del consigliere comasco Luca Gaffuri che si è astenuto e degli consiglieri assenti tra cui proprio Alfieri. Il Partito Democratico arriva in ritardo di quasi tre anni e, fra l’altro, in questa “mozione di revisione” verrebbe esclusa l’area dei comuni del sedime aeroportuale di Malpensa che, al contrario, godrebbero del beneficio previsto dalla ZES grazie ad un mio ordine del giorno votato l’8 luglio a compendio del provvedimento se il governo di Roma desse seguito alla proposta di Regione Lombardia. ».

Diversa la posizione di Emanuele Monti che rivendica la paternità leghista dell’idea di ZES: «Siamo soddisfatti che finalmente tutte le forze politiche abbiano adottato la linea della Lega Nord, comprendendo come la Zona Economica Speciale per la Provincia di Varese sia un’esigenza concreta e non certamente un capriccio. A quanto pare anche il Pd, con non poco tempo di ritardo e magari condizionato dal deficit di voti, ha capito che per il nostro territorio servono misure speciali. Lo stesso Governatore Maroni ha ribadito in un incontro con il ministro l’importanza di questa misura. Detto ciò crediamo sia giunto il tempo di rilanciare la ZES e per questa ragione, con la segreteria provinciale della Lega Nord, abbiamo deciso di organizzare un incontro con i sindaci del varesotto, venerdì 10 marzo a Castiglione Olona per presentare una mozione finalizzata a chiedere al Governo centrale l’attivazione della Zona Economica Speciale per il nostro territorio. Non è più il momento di procrastinare: servono misure capaci di creare attrattività, scongiurando pericolose delocalizzazioni che hanno come unico effetto quello di impoverire la nostra Provincia, ponendo le basi per un rilancio reale. A questo punto – conclude Emanuele Monti – l’auspicio è che ai proclami seguano i fatti, in particolare da chi siede in maggioranza nel Parlamento nazionale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Febbraio 2017
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