Anna Cazzuffi, la più giovane di tutti

Compirà diciott'anni quest'anno ma ha deciso di buttarsi nella sfida candidandosi per la Consulta di Centro-Ronchi

gallarate generico

Anna Cazzuffi si candida per la consulta Centro-Ronchi.

Insieme a Giuseppe Coppola, è la più giovane candidata in assoluto: «compirò 18 anni al 30 agosto». Abita nella zona “di confine” tra Ronchi e il centro, studia al liceo scientifico, al quarto anno: «sono stata anche rappresentante d’istituto al liceo, partecipo anche ad un gruppo di giovani che si riunisce per formazione politica e per discutere di temi locali e non solo».

«Mi sono messa in gioco per dimostrare che i giovani non sono sprovveduti e che possono interessarsi alla comunità, a partire dal locale» spiega.

La consulta Ronchi-centro è forse la più anomala, perchè unisce due realtà quasi opposte: una pressochè solo residenziale, l’altra dove sono concentrati molti servizi. «Sono due quartieri molto diversi. Il centro deve essere valorizzato dal punto di vista dell’aggregazione, anche culturale, un tema che mi piace molto: gli spazi del centro devono essereluoghi vissuti e non solo di passaggio. In entrambi i quartieri si dovrebbe migliorare il decoro urbano, favorendo una educazione al bello degli spazi: penso al portico appena dietro alla chiesa di San Pietro, dove c’è degrado visibile. Se le signole persone vivessero con maggiore decoro la città, ci sarebbe un miglioramento per tutti».

Quanto ai Ronchi, Anna Cazzuffi sottolinea in particolare la valorizzazione del Parco Bassetti, «un altro tema che mi interessa particolarmente»: «può diventare un luogo di iniziative culturali. Dovrebbe essere aperto di più, anche dal punto di vista della visibilità: ci vorrebbe una cancellata che permettesse alle persone di vedere da fuori il parco, essere invitate a entrare, a vivere il parco».

«La cosa più importante nelle Consulte è la capacità di ascoltare e segnalare. Certo servono poi gli strumenti per intervenire, ma le Consulte andando incontro nel locale alla cittadinanza potranno essere utili a far partecipare. E mi piace anche la possibilità di mettersi in gioco direttamente: è importante evidenziare che nelle Consulte si vota la persona e non un partito».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Marzo 2017
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