Avis provinciale: appello ai giovani donatori
Si è svolta sabato, a villa Cagnola di Gazzada, l’Assemblea di Avis Provinciale Varese: tempo di bilanci ma anche di rinnovo delle cariche e di nuove sfide
Per Avis provinciale Varese, ente di coordinamento delle 43 Avis comunali del Varesotto, è tempo di assemblea, che significa come sempre tempo di bilanci e – per quest’anno – anche di rinnovo delle cariche.
I numeri
I numeri, prima di tutto, dicono che il nostro territorio si conferma autosufficiente rispetto al bisogno di sangue. A fine 2016 il totale dei donatori attivi era pari a 24mila. In termini assoluti c‘è stata una diminuzione rispetto al 2015 di 283 donatori attivi, ma si è registrato anche l’avvicinamento di oltre 2mila nuovi soci che, evidentemente, non sono bastati a bilanciare le uscite dei donatori. Tuttavia, a fronte di ciò, ha tenuto il numero delle donazioni totali, che si sono attestate a quota 42.816 (con una flessione di sole 95 unità).
Il ritratto complessivo è quello di donatori sempre più attenti alla chiamata, ma anche di un progressivo “invecchiamento” (correlato all’invecchiamento generale della popolazione), che induce sempre più a far appello alle nuove generazioni: un segmento che per Avis Provinciale Varese ha rappresentato e continua a rappresentare un fronte di forte impegno.
L’identikit del donatore? Tra i donatori sono più gli uomini che le donne (15.108 donatori totali contro 8892 donne). Le donne sono più presenti nella fascia di età più giovane compresa fra i 26 e i 45 anni mentre lo zoccolo duro dei donatori uomini si situa nella fascia di età dai 36 ai 55 anni.
Il presente
«Il 2016, per il sodalizio varesino, è stato un anno ricco di impegni – dice il presidente di Avis Provinciale Varese, Gianpiero Badanai – nel quale sono state portate avanti diverse iniziative spesso rivolte ai giovani, ma anche come sempre azioni di supporto alle Comunali».«Una ricerca presentata a febbraio – continua Badanai – ci ha permesso di approfondire il tema della scarsa partecipazione associativa e della mancanza di persone che vogliano assumere ruoli di dirigenza all’interno dell’associazione, un tema molto delicato e che abbiamo però voluto affrontare con l’aiuto di studiosi ed esperti proprio per non trovarci impreparati». Il 2016 è stato inoltre l’anno in cui si è rinnovato il sito internet di Avis provinciale e altre novità sono in arrivo.
Il futuro
Per il 2017 gli occhi sono puntati, un po’ come per tutt’Italia, sulle celebrazioni per i 90 anni di Avis che nacque proprio nel 1927. Inoltre il Varesotto ospiterà l’ultimo consiglio di Avis nazionale come forma di saluto al presidente uscente che è il varesino Vincenzo Saturni. C’è però un’altra novità che riguarda il nostro territorio: «Abbiamo anche realizzato la nuova campagna promozionale del dono – racconta Badanai – e presto la vedremo in giro nelle nostre città: abbiamo scelto di utilizzare le stesse parole della campagna nazionale attualmente in uso, ma di unirvi delle immagini locali capaci di creare senso di identità e di riconoscimento: il Sacro Monte, Volandia, Santa Caterina del Sasso: luoghi che ci appartengono e che ci fanno sentire parte di una comunità capace di un gesto generoso come il dono».
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