Officina Contemporanea

I classici viennesi emozionano in San Pietro

All'interno di Filosofarti Carlo Bellora e Francesco Pasqualotto hanno tenuto una lezione-concerto per accostarsi ai classici di Beethoven, Mozart e Schubert

CLASSICI VIENNESI IN SAN PIETRO                            LA MUSICA CLASSICA TORNA A GALLARATE

Domenica 26 febbraio alle ore 16 in San Pietro a Gallarate si è svolta la lezione-concerto «Prima la musica, poi il virtuosismo, Vienna, o cara!». I musicisti gallaratesi Carlo Bellora, violinista e musicologo, e Francesco Pasqualotto, pianista, si sono cimentati in sonate – magistralmente contestualizzate dalle introduzioni del maestro Bellora – di Mozart, Beethoven e Schubert. Pasqualotto ha proposto anche interpretazioni al fortepiano (antenato del pianoforte e evoluzione del clavicembalo che, a differenza di quest’ultimo, permette al musicista di modulare la dinamica, permettendo una maggiore espressività)

Fin dal primo brano “Sonata per pianoforte e violino in sol maggiore K301” hanno dimostrato, oltre che invidiabili capacità tecniche, un forte affiatamento: i due strumenti sono entrambi protagonisti della scena musicale alternandosi in piacevoli frasi melodiche. Come ricorda il maestro Bellora, questa sonata viene composta da Mozart poco dopo il suo arrivo a Parigi, città dove sperava di fare successo come compositore. Ascoltandoli durante l’esecuzione del brano sembra di respirare la stessa aria, carica di promesse e ambizioni, che il compositore respirò quando la scrisse.

Il secondo brano “Sonata per pianoforte e violino in la minore” di Beethoven utilizza la stessa forma della prima composizione: la sonata; ma piega questa alle esigenze espressive del compositore, fornendo così al brano un effetto potente, sinfonico e quasi drammatico. Durante l’ascolto si ha quasi l’impressione che gli esecutori si moltiplichino diventando un’intera orchestra.
Il terzo brano “Sonata per pianoforte e violino in mi minore K304” di Mozart risulta, pur essendo scritta poco dopo la prima, nettamente diversa da questa: nel brano traspare tutto il dolore che il giovane compositore provò in seguito alla morte della madre. Tutto il brano è accompagnata da un’atmosfera lugubre e malinconica senza però rinunciare alla bellezza e all’eleganza.
L’ultima composizione del programma è stata “Sonata per pianoforte e violino n.2” di Schubert. Anche in questo brano è evidente l’affiatamento tra i due artisti, tanto che i due strumenti filano le trame di una melodia che è stata certamente apprezzata dal pubblico, al quale, i due artisti, hanno regalato come bis il brano «Allegro» di Fiocco.

Il prossimo incontro musicale all’interno di filosofarti sarà il concerto “Bach, di padre in figlio”: venerdì 3 marzo alle ore 21 presso la sala Sandro Pertini a Cardano al campo.

Questo articolo rientra nel progetto del Social Team di [OC] Officina Contemporanea, la rete per la cultura a Gallarate

Pietro Maurino

Pubblicato il 02 Marzo 2017
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