Domiciliari per l’ex-Primario del Pronto Soccorso Nicola Scoppetta

La decisione della Corte di Cassazione conferma la richiesta della Procura della Repubblica nei confronti del medico accusato di favoreggiamento e omissione di denuncia nella maxi-inchiesta sulle morti sospette in ospedale

perquisizioni arresti ospedale Saronno

La Corte di Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per Nicola Scoppetta. Confermata, dunque, la sentenza del Riesame nei confronti dell‘ex-primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno per il quale la Procura della Repubblica di Busto Arsizio a fine novembre del 2016 aveva chiesto l’arresto insieme all’infermiera Laura Taroni (accusata in concorso con l’amante di omicidio nei confronti della madre, del marito e del suocero) e al medico di P.S. Leonardo Cazzaniga (con l’accusa di aver ucciso quattro pazienti del Pronto Soccorso con farmaci sedativi).

Le accuse nei confronti di Scoppetta sono favoreggiamento e omessa denuncia in quanto sarebbe stato al corrente di quello che facevano sia Cazzaniga che Laura Taroni ma non avrebbe impedito le loro azioni criminose anzi, secondo gli investigatori, li avrebbe favoriti cercando di non far emergere quanto stava succedendo soprattutto durante le indagini dei carabinieri di Saronno e del sostituto procuratore Cristina Ria.

Fissato, infine, per il 22 marzo l’incidente probatorio con la riesumazione del corpo di Luciano Guerra (suocero di Laura Taroni che secondo la Procura sarebbe stato ucciso dalla donna e dal suo amante Cazzaniga, ndr) per eseguire accertamenti non ripetibili voli a verificare se vi siano ancora tracce dei farmaci che l’infermiera usava somministrare alle presunte vittime della sua cerchia familiare.

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Pubblicato il 16 Marzo 2017
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