In mensa coi profughi: “Solo propaganda, lasciate in pace i bambini”

Il consigliere comunale della Lega Nord Carlo Arioli interviene sulla questione del menù etnico a scuola: "Facciamo una grande festa che coinvolga tutti gli stranieri"

scuola primaria azzate

Lasciate fuori i bambini da questa storia. Chiediamo solo questo: va bene parlare di integrazione, ma cerchiamo un modo per coinvolgere tutti gli stranieri che vivono in paese.  Non serve trascinare i più piccoli in una vicenda più grossa di loro”.

Il consigliere della Lega Nord di Azzate Carlo Arioli, eletto nella lista Prima Azzate, ha deciso di intervenire sulla questione del menù “etnico” che domani, martedì 28 marzo, sarà servito in mensa agli alunni della scuola primaria.

I bambini consumeranno un piatto tipico della Nigeria, Paese di origine dei quattro profughi che da circa un anno sono presenti ad Azzate. I ragazzi nigeriani saranno presenti in mensa, mangeranno insieme ai bambini,  racconteranno la loro esperienza e parleranno della loro cultura. Un progetto che fa parte del piano del diritto allo studio intitolato “Sapori del Mondo – Menù senza frontiere

Arioli non solo vuole spegnere la polemica sollevata dall’iniziativa presa dall’amministrazione, ma anche quella aperta dal “collega” Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega Nord al Pirellone  che in un comunicato stampa aveva accusato il sindaco Bernasconi di voler attirare su di sé l’attenzione dei media e di mettere a “rischio la salute dei bambini”.

Carlo Arioli aggiusta il tiro: “Sappiamo benissimo che gli alunni non corrono alcun rischio. L’unica cosa che contesto è che quando il piano di Diritto allo Studio è stato portato in consiglio comunale io ero assente e non ho potuto prende parte alla discussione e chiedere spiegazioni. Non so se è stato fatto di proposito ma quel che è certo è che io non ho potuto esprimere il mio parere”

Poi il consigliere leghista entra nel merito della vicenda: “Non discuto il progetto che punta all’integrazione, dico solo che è stato male congegnato. Lasciate fuori i bambini e la scuola: ci sono tanti stranieri nel nostro paese che da tempo vivono e lavorano qui. Perché non pensiamo di organizzare un evento che coinvolga tutti? Ognuno porti un piatto tipico magari durante una bella festa per tutta la comunità”.

E infine Arioli solleva un’ ultima questione:” Se l’iniziativa rientra nel piano di diritto allo studio perché verranno coinvolti soltanto i bambini che frequentano la mensa? E gli altri? Chi parlerà loro di integrazione e farà conoscere loro i profughi nigeriani? Insomma, questa iniziativa è mal organizzata e puzza di propaganda politica. Non si faccia campagna elettorale sulla pelle dei bambini”

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Pubblicato il 27 Marzo 2017
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