“Magic” Johnson, la Openjobmetis vince la quarta in fila
I 30 punti della guardia trascinano la squadra di Caja, sempre più lontana dalla zona pericolosa. Contro Brescia, finisce 78-87, Varese più forte anche di una lunga interruzione per un guasto
Dal nostro inviato – Perdonateci l’iperbole del titolo, ma questa volta è dovuta. I 30 punti, talvolta segnati in modo pazzesco, da Dominique Johnson ai danni della Germani Brescia regalano a Varese la quarta vittoria consecutiva, trascinano i biancorossi sempre più lontano dalla zona retrocessione e regalano ai tifosi – quelli presenti e quelli a casa – una gioia non del tutto scontata dopo un’annata difficilissima.
La guardia americana, pescata in Germania a stagione ampiamente iniziata, è magistrale sia nello scavare il break più importante con 13 punti a segno nel terzo periodo, sia nel condurre Varese al successo nei minuti finali quando Brescia era riuscita a raddrizzare la partita con una rimonta molto pericolosa. Certo, a dare il via alla rincorsa della Leonessa ci si è messo anche un guasto al cronometro dei 24” che ha costretto i giocatori a oltre 10′ di sosta proprio nel momento migliore della Openjobmetis che, raffreddatasi, ha subito un parziale di 14-2 che ha riaperto la contesa.
Lì, però, ancora Johnson è stato autore di una serie di giocate clamorose fino alla bomba – l’ottava della sua serata – che ha chiuso i conti a una ventina di secondi dalla sirena finale. “Nique” però non è stato un uomo solo al comando: la squadra di Caja lo ha assistito al meglio, contribuendo con tanti uomini al successo finale. Ottimo, in attacco, Maynor (18 punti, 6 assist, 10 falli subiti) che ormai ha preso il ritmo migliore, utili Anosike e Pelle per vincere la contesa a rimbalzo (17 in coppia per i pivot), mentre i vari Kangur, Eyenga e – almeno in difesa – Cavaliero hanno aggiunto giocate importanti lungo il corso della gara. Tanto da abbattere anche lo spauracchio Moss, l’ex senese beccatissimo dal pubblico ospite ma tra gli ultimi a morire anche stavolta, al pari di Bushati e Landry. Ma quando una squadra tira con il 51% da tre punti fuori casa, per portarla a casa serve una prova mostruosa, e stavolta questo tipo di gara l’ha completata Johnson.
COLPO D’OCCHIO
Gran bella cornice al PalaGeorge di Montichiari, impianto moderno e funzionale – almeno per gli standard italiani, e lasciando perdere il problema al tabellone… – che si riempie molto bene nella mezz’ora precedente alla palla a due. A contribuire al pubblico anche una folta rappresentanza biancorossa, tra consorziati, trust, ultras e chi è arrivato in autonomia all’appuntamento.
PALLA A DUE
Quintetto consueto per Attilio Caja, che inizia con la difesa a uomo ma non disdegna qualche spruzzata di zona già nel primo periodo. Ferrero confermato in ala forte nonostante il divario fisico con Landry, Eyenga opposto a Moss, fischiato dai tifosi biancorossi.
LA PARTITA
Varese fatica, nella prima fase, ad andare in area perché Berggren fa ottima guardia: così i biancorossi cercano e trovano fortuna dall’arco dei 6,75, con Maynor in totale gas: tre bombe del play indicano la via anche a Kangur e a Ferrero e così, con il tiro pesante, la Openjobmetis regge l’urto di un ficcante Moore.
Dopo il 23-21 della prima pausa, Varese si mette a condurre le danze: all’inizio in modo timido, perché Kangur e soci non sfruttano qualche errore di troppo dei padroni di casa, poi però – bravo Pelle a dare energia in area – allungano con i primi centri di Johnson ma anche con un Kangur produttivo. La pausa lunga dice 34-42 e vale la fiducia dei tifosi biancorossi, che danno vita a un botta-risposta continuo con quelli di casa sul “tema Moss”.
Al rientro Brescia risponde ai primi spunti varesini, ma un fallo tecnico a Johnson ha il potere di svegliare la belva. Dominique (che protestava dopo un evidente fallo non fischiato), mette in scena uno show fatto da due triple in faccia a Moss e di una schiacciata in contropiede dopo palla rubata: Diana, disperato, chiama timeout con Varese avanti di 17 ma proprio in quel momento trova un alleato nel cronometro dei 24” che va in tilt per oltre 10′. Quel che a Varese temono si avvera: al rientro i biancorossi si sono raffreddati e subiscono la rimonta (54-67 al 30′).
IL FINALE
Nasce un parziale di 14-2 per i biancoblu (di Anosike su assist di Cavaliero il “gol” varesino) che si avvicinano una prima volta sul 62-67. Varese trova ossigeno da Maynor, che prima segna due liberi e – dopo una frustata di Landry – una tripla pesante. Brescia però è lì, arriva a -3 e ha con Landry il tiro del possibile pareggio, che però è corto, va sul ferro e da lì fuori. Tirato il proverbiale sospiro di sollievo la Openjobmetis riparte grazie al solito Johnson che segna due volte da tre punti in condizioni quasi impossibili per il 70-78. Non basta ad ammazzare il match, perché Bushati e Moss (dopo un canestro su rimbalzo di Anosike) segnano da lontano; è però Vitali a tradire i suoi tirando sul ferro, da libero, la palla del possibile -1. Poi, con il pallone che pesa tonnellate, Brescia evita di fare fallo e lascia incredibilmente spazio a Johnson che chiude la sua gara con la tripla del 30° punto, lasciando poi ad Anosike l’onore di siglare l’ultimo cesto per il 78-87. Che vale anche la differenza canestri a favore.
GERMANI BRESCIA – OPENJOBMETIS VARESE 78-87 (23-21; 34-42; 54-67)
BRESCIA: Vitali 12 (1-5, 2-7), Moore 15 (4-6, 2-3), Moss 17 (3-5, 3-6), Landry 12 (1-3, 1-5), Berggren 2 (1-4), Bushati 11 (1-2, 3-5), Laganà (0-1), Burns 9 (3-5, 1-4). Ne: Zanetti, Bolis. All.: Diana.
VARESE: Maynor 18 (0-2, 5-9), Johnson 30 (3-4, 8-14), Eyenga 9 (1-5, 2-2), Ferrero 3 (0-1, 1-1), Anosike 9 (4-6), Cavaliero 3 (1-3 da 3), Kangur 9 (3-4, 1-3), Pelle 6 (2-3), Bulleri (0-1, 0-3). Ne: Avramovic, De Vita, Canavesi. All.: Caja.
ARBITRI: Sahin, Martolini, Belfiore.
NOTE. Da 2: B 14-31, V 13-26. Da 3 B 12-30, V 18-35. Tl: B 14-19, V 7-12. Rimbalzi: B 33 (Burns 9), V 39 (Anosike 9). Assist: B 18 (Vitali 6), V 17 (Maynor 6). Perse: B 10 (Vitali, Moss, Landry 2), V 15 (Johnson, Eyenga 4). Recuperate: B 5 (Burns, Vitali 2), V 8 (Eyenga 4). Usc. 5 falli: Landry. F. tecnico: Johnson (23.48).
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