Nel cantiere che profuma di pino nasce la casa che azzera le bollette

A due passi dal centro, nasce un complesso abitativo innovativo, progettato e realizzato secondo le norme delle "case passive" già molto diffuse nel Nord Europa: Induno Passivhaus

Induno Olona - Passivhaus via Toscani

Niente mattoni, pochissimo cemento e un delizioso profumo di resina: nel cantiere di Induno Olona dove sta nascendo il più ecologico degli edifici, già il primo impatto è particolare.

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La Passivhaus di Induno Olona 4 di 17

Siamo in via Toscani, a due passi dal centro, dove si sta edificando, a tempo di record, un complesso abitativo di 14 appartamenti. Un progetto nato come edilizia tradizionale, che si è poi trasformato in qualcosa di completamente diverso.

Induno Passivhaus, in via Toscani, è infatti una “casa passiva” – o “passivhaus in tedesco – quanto di più avanzato è al momento disponibile in fatto di risparmio energetico.

“La casa passiva è un’abitazione progettata con precisi criteri che assicurano il benessere termico con una minima fonte energetica – spiega Claudia Sordi, titolare dell’impresa che sta facendo realizzare il complesso di Induno Olona da una ditta specializzata – Le abitazioni non hanno stufe ne’ caloriferi ne’ climatizzazione, ma un sistema che, sommando diversi fattori, permette di ottenere il massimo comfort abitativo con il minimo delle risorse energetiche”.

Le case sono realizzate, come detto, senza l’uso di mattoni. Il cemento armato viene utilizzato solo per fondamenta e garage. Tutte le pareti sono realizzate in speciali moduli di legno XLAM, prodotti con legname proveniente solo da foreste gestite in modo controllato e sostenibile.

“I principi di base del sistema Passivhaus sono cinque – spiega l’architetto Sergio Bertoni che si è specializzato in questo ambito innovativo – Ogni unità abitativa è completamente isolata, a tenuta d’aria. Il riscaldamento si ottiene dalla somma degli apporti passivi, ossia il calore del sole trasmesso dalle finestre e il calore generato all’interno dell’appartamento dalle persone e dagli elettrodomestici. Un sistema a ventilazione meccanica controllata fa circolare l’aria, che si mantiene a temperatura ottimale e costante e arriva negli appartamenti depurata e filtrata, così che si azzerano anche allergeni e polveri. Il calore viene mantenuto all’interno dell’appartamento grazie alla tenuta d’aria, alla coibentazione, a tecniche costruttive che minimizzano i ponti termici e a serramenti ad alta efficienza”.

Il risultato è due volte sorprendente: la bolletta del metano (o del gasolio) scompare, perché non ci sono sistemi di riscaldamento a combustibile fossile. Quella dell’elettricità si riduce, in pratica, ai consumi per la cucina e ad una piccolissima percentuale di corrente elettrica per far funzionare il sistema di ventilazione meccanica che garantisce la circolazione del calore e, d’estate, dell’aria fresca (con recupero del calore).

Pannelli solari sul tetto sfruttano ulteriormente il calore del sole per la produzione di acqua calda per uso sanitario.

Tradotto in soldoni significa avere una spesa energetica annuale di circa 200-300 euro l’anno.

“Oltre al risparmio energetico la Passivhaus garantisce una qualità abitativa davvero unica – spiega ancora Claudia Sordi – Prima di scegliere questa soluzione costruttiva ne abbiamo visitate diverse e davvero si sente la differenza in termini di salubrità, protezione acustica, qualità dell’aria e benessere”.

Le Passivhaus – che prima di ottenere questa classificazione devono essere certificate da appositi enti terzi – sono inoltre totalmente antisismiche, resistenti al fuoco ed estremamente durature.

Un mondo, quello delle case passive, tutto da scoprire nel nostro Paese, ma già diffuso con grande successo soprattutto nel Nord Europa.

Per saperne di più, venerdì 17 marzo dalle 15 alle 19, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Varese, la committenza Skiatos SpA insieme alla società di ingegneria Armalam srl, si terrà a Le Pinete di Viggiù (via Le Pinete 2) un convegno sulle linee guida della progettazione e della realizzazione di un edificio Passivhaus ad uso abitativo, come quello in fase di costruzione a Induno Olona.

Durante l’incontro, che è gratuito e aperto a tutti, saranno illustrati i concetti fondamentali della filosofia Passivhaus applicati proprio alla Residenza Induno Passivhaus.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile telefonare al numero 0461-538475 o scrivere a info@armalam.it

Per ulteriori informazioni è a disposizione anche la pagina Facebook Induno Passivhaus

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2017
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