Piazza San Giovanni negata? E’ polemica per il gazebo dell’Arcigay

Prima l'annuncio dell'iniziativa nella piazza principale, poi la retromarcia: "Vogliono nasconderci in una via secondaria". Da Palazzo Gilardoni arriva una smentita: "Concessa la centralissima via Milano"

centro busto arsizio

A poche ore dall’annuncio, da parte di Arcigay e Lgbti Altomilanese, del gazebo in piazza San Giovanni per pubblicizzare il prossimo Varese Gay Pride ecco che si scatena il caos negli uffici comunali e, in particolare, nel settore eventi.

L’iniziativa, che si dovrebbe svolgere sabato 11 marzo dalle 15 alle 19, sembrerebbe essere stata spostata – come sostengono i promotori – in una via secondaria del centro (via San Gregorio), con un minore passaggio di cittadini. Dall’ufficio Grandi Eventi alle 17 arriva la smentita: «Non c’è ancora l’autorizzazione per lo svolgimento dell’evento che si svolga in piazza San Giovanni o in via San Gregorio».

La polemica, però, è già scoppiata.

Ecco cosa scrive l’Arcigay

 Diversamente da quanto comunicato oggi, informiamo che l’ufficio Grandi Eventi del Comune di Busto Arsizio ci ha comunicato telefonicamente che vorrebbe spostare il nostro evento Busto Arsizio Pride Square da Piazza San Giovanni a Via San Gregorio angolo Piazza Trento e Trieste, una via non di passaggio, nonostante la piazza principale e le vie limitrofe siano libere.

«La motivazione sarebbe che “Siamo in Quaresima e il Monsignore ha già fatto storie per il carnevale”: gli impiegati al telefono sono arrivati a chiedermi cosa faremo sotto il gazebo e quale materiale abbiamo. Una domanda decisamente bizzarra che immagino non venga fatta a tutti. Nel complesso la risposta alla nostra richiesta inviata il 7 febbraio è stata data fuori dai tempi previsti per legge. Inoltre, è stato detto che Piazza San Giovanni “non viene data praticamente a nessuno”, «ma ciò non giustifica questa decisione – spiega Giovanni Boschini, presidente provinciale Arcigay Varese – Nessuna autorità religiosa può comandare sulla vita della città e sul diritto di assemblea pacifica costituzionalmente riconosciuto: ricordo che il nostro è uno Stato laico. In ogni caso la gestione di questo evento da parte del comune ha contorni poco chiari. Pretendiamo chiarezza e risposte tempestive, visto l’avvicinarsi dell’evento per la quale abbiamo già in mano l’autorizzazione della Questura in piazza San Giovanni».

Al coro di Arcigay e Lgbti Altomilanese si unisce anche la voce di Massimo Brugnone, consigliere comunale del Pd che scrive su Facebook:

 Son venuto a sapere che dal Comune di Busto Arsizio qualcuno starebbe negando la possibilità di tenere un gazebo in piazza San Giovanni per l’iniziativa Busto Arsizio Pride Square.

Nonostante siano già passati 30 giorni dalla presentazione della richiesta, la risposta scritta non è ancora arrivata. Ora, già come minoranza politica in Consiglio comunale sappiamo che la maggioranza ci tiene a tenere gli spazi in piazza San Giovanni solo per sé. Ma mai a nessuno, neppure a noi, è stato negato un posto per le diverse iniziative nella centrale via Milano.

Come dicevo, non è ancora arrivata risposta scritta (e questo già sarebbe motivo di ricorso). Auspico che il Sindaco ponga rimedio a quanto sta accadendo all’interno del palazzo Comunale e smentisca con i fatti quella che sta sembrando essere una vera e propria azione di ostruzionismo.

Evitando di dover richiedere un regolamento che lasci meno discrezionalità alla Giunta nell’assegnazione dei posti in centro e maggiore uguaglianza per tutte le associazioni ed i movimenti che ne fanno richiesta, aspettiamo con #massimoimpegno per domani mattina l’autorizzazione al gazebo almeno in via Milano.

La risposta dell’ufficio Grandi Eventi

La prima richiesta è arrivata il 7 febbraio per allestire il gazebo informativo sul gay pride  il 4 marzo in via Milano (e non piazza San Giovanni). La richiesta è stata negata perchè quel giorno era prevista la sfilata del carnevale. La seconda richiesta è arrivata il 1° marzo nella quale hanno chiesto di posticipare all’11 marzo senza specificare lo spostamento del luogo in piazza San Giovanni. Dopo una telefonata con il responsabile dell’Arcigay Givanni Boschini sono state proposte tre alternative: via cardinal Tosi/ang. Via Roma, via San Gregorio/ang.piazza Trento e Trieste e via Milano/ang. Piazza Garibaldi.

Alle 17,55 è arrivato l’ok da parte degli organizzatori che hanno scelto di posizionare il gazebo in via Milano, all’angolo con piazza Garibaldi.

A chiudere ulteriormente la polemica anche la risposta del sindaco (a casa per l’influenza, ndr) al loro appello:

«Se le condizioni di salute e i molti impegni del weekend me lo permetteranno – ha specificato Emanuele Antonelli – andrò volentieri in via Milano a conoscerli. Come ho sempre affermato non ho nessuna preclusione nei confronti del mondo Lgbti ma non sono favorevole a sfilate in stile carnevale che non siano la sfilata del carnevale (che tra l’altro si è svolta domenica scorsa, ndr)».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Marzo 2017
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