Rette dei nidi più care: “Sacrificio necessario per non chiuderli”

La consigliera delegata all'istruzione Rosangela Olgiati replica al rappresentante dei genitori Stefano Moroni che aveva criticato il rincaro dei nidi e la chiusura al dialogo: "Decisioni comunicate e discusse con i genitori"

consiglio comunale castellanza

La consigliera delegata all’istruzione Rosangela Olgiati replica al rappresentante dei genitori degli sili nido Stefano Moroni in merito all’approvazione del nuovo regolamento dei nidi, punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del prossimo 10 marzo, fornendo alcune precisazioni.

La stesura del nuovo regolamento non è stata improvvisata, ma frutto di un lavoro avviato nel mese di ottobre, che ha visto il coinvolgimento della responsabile di settore, della coordinatrice dei nidi e della consigliera delegata all’istruzione.

Gli obiettivi che si sono voluti perseguire sono soprattutto 3:
-valorizzare il ruolo educativo del servizio tenendo conto delle nuove indicazioni che emergono in materia a livello nazionale
-garantire maggiore trasparenza, trasferendo all’interno del regolamento un quadro esauriente delle regole che stanno alla base della gestione quotidiana del servizio
-aumentare lo spazio di partecipazione della componente tecnica e della rappresentanza dei genitori, riducendo quello politico.

E’ un dato di fatto, riconosciuto da tutti, che i nidi Soldini e Tacchi offrono un servizio qualificato, e per questo l’Amministrazione si è adoperata per continuare a garantire l’operatività di entrambi. Infatti, nonostante l’onere economico molto elevato a carico del bilancio comunale si è riusciti a garantire l’apertura di entrambe le sedi.
Tale scelta ha comportato necessariamente una riorganizzazione che ha determinato da un lato l’aumento delle tariffe e dall’altro la diminuzione dei posti disponibili. Si precisa però che le tariffe, nonostante gli aumenti, sono in linea con quelle applicate dai comuni limitrofi, e che la riduzione dei posti incide solo per la quota che solitamente è stata coperta dai non residenti.
Rispondendo invece alle osservazioni del rappresentante dei genitori, signor Stefano Moroni, che per dovere di cronaca era candidato nelle ultime elezioni amministrative nella lista “Marinella Colombo Sindaco”, vorremmo precisare che da parte dell’Amministrazione non c’è stato alcun tentativo di nascondere gli aumenti, in quanto l’informazione relativa allo scorporo del costo della mensa da quello della retta, era già stata comunicata in occasione dell’open day del 5 febbraio 2017.
In precedenza, in data 1 febbraio 2017, il regolamento è stato ufficialmente presentato e consegnato alle minoranze, dando loro 20 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni. Allo scadere dei 20 giorni non è pervenuta alcuna osservazione.
In seguito, a fronte delle richieste di chiarimento da parte di alcuni genitori, l’Amministrazione si è resa disponibile in tempi brevissimi e compatibili con gli impegni lavorativi dei richiedenti. Ad una prima richiesta effettuata mercoledì 22 febbraio, i genitori sono stati ricevuti dalla sindaco e dalla consigliera delegata sabato 25 febbraio. Ad una successiva richiesta di appuntamento si è data disponibilità per un incontro effettuato in data 8 marzo. Il signor Stefano Moroni era presente ad entrambi gli incontri.
Per concludere, vorremmo aggiungere un dato che ci ha sorpresi non poco, di cui non comprendiamo le motivazioni e che sicuramente ha causato un pesante aggravio sui costi comunali per i nidi. Fino al 2006 la retta per i non residenti era differenziata, infatti pagavano 170 euro al mese in più rispetto ai residenti. Dal 2007 in poi i non residenti hanno invece potuto godere di una notevole riduzione della retta, essendo stata applicata loro la stessa tariffa dei residenti ( 170 euro in meno). Questo significa che dal 2007 , ogni famiglia di non residenti ha avuto un risparmio di 1.700 euro annui. Solo per l’anno in corso, essendo iscritti 19 bambini non residenti, si è verificata una minore entrata di 32.300 euro. Lasciamo a voi il calcolo delle minori entrate sui 10 anni.
L’invito quindi per l’ennesima volta è quello di evitare strumentalizzazioni. Ci rendiamo conto che stiamo chiedendo dei sacrifici alle famiglie, e per questo siamo stati e siamo tuttora disponibili ad argomentare ogni nostra scelta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2017
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  1. Roberto Colombo
    Scritto da Roberto Colombo

    alzare le tasse (o le rette, in questo caso) quando mancano i soldi è una soluzione troppo semplici: non c’è bisogno di impegnarsi in politica per arrivarci.

  2. Avatar
    Scritto da Il lettore

    Vorrei far notare alla portavoce dell amministrazione comunale che attualmente non e stato pubblicato alcun regolamento mentre le iscrizioni sono gia state aperte. Come acquistare un pacchetto a scatola chiusa.
    Certo questa non e trasparenza.
    Inoltre l aumento della retta e stato comunicato contestualmente all iscrizione.
    Sul sito del comune fino a pochi giorni fa nessuna menzione era fatta a riguardo.
    Inoltre non vero che i non.residenti non pagano in piu. La retta per loro e gia maggiorata.
    Quali sono i servizi qualitativamente maggiori che tale nuova tariffa porterebbe? Significa che sino ad ora il servizio garantito non e stato di livello?
    Grazie
    Una mamma che non gestisce un comune, ma che amministra entrate e uscite di una famiglia e sa cosa significa attribuire delle priorita per far quadrare il.bilancio (come aumentare le.rette e tagliare alberi sani davanti alle scuole per.farne parcheggi).

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