Tra arte e tecnica si apre la Settimana della Scienza

La undicesima edizione dell'iniziativa animata dalle scuole cittadine prende le mosse dall'impegnativo progetto di restauro della Basilica: eventi e iniziative fino al 21 marzo

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Una settimana della scienza, ma dedicata anche all’arte. Due temi che paiono distanti, ma che trovano una sintesi in un tema che – nel 2017 – è in primo piano a Gallarate: il restauro. «Quest’anno il focus della Settimana della Scienza è sull’evento che piu sta coinvolgendo la città, il restauro interno della Basilica» spiega Nicoletta Danese, dirigente scolastica dei Licei di Gallarate, della Rete degli Istituti Scolastici che promuove la settimana di eventi.

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Moltissime sono le attività rivolte alle singole scuole, dall’infanzia fino alle superiori. E diversi sono anche gli eventi aperti a tutta la città, come da tradizione della Settimana: oggi, martedì 14 marzo sono previsti incontri su Giotto (in mattinata, al Gassman) e su “scienza, coscienza e conoscenza”, con gli architetti Paolo Gasparoli e Fabiana Pianezze (ore 17, al Falcone).
Il 15 marzo spettacolo teatrale a cura degli Informatici del Ponti (alle 21, ISIS Ponti,piazza Giovine Italia).
Il 16 marzo sarà la volta dell’incontro con Paolo Orrigoni, patron di Tigros che parlerà dell’evoluzione scientifica dell’impresa (al Falcone, alle 11.15).
Il 18 marzo ai licei di viale dei Tigli semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi matematici.
Il 21 marzo uno dei momenti centrali della settimana, la Tavola rotonda sulla scienza al servizio dei Beni Culturali, con diversi contributi di alto livello: appuntamento alle 11 al Ponti di piazza Giovine Italia.
Nella stessa giornata “cervello e creatività” con Nicola De Pisapia, al Falcone alle 15.
Alle 21 il Teatro delle Arti andrà in scena lo spettacolo “Magia… quando la scienza si fa spettacolo”, di Vittorio Belloni, ispirato alle cosmicomiche di Calvino.
Per l’intera settimana, dal 14 al 21, sarà anche allestita una mostra ludica su riciclo, riuso e recupero dei rifiuti (all’Isis Ponti).

«La basilica è una espressione della città» ha detto monsignor Ivano Valagussa, auspicando che le tante iniziative avviate siano «occasione di crescita culturale e umana e – perchè no – per alcuni anche spirituale». Il restauro è un intervento che sta coinvolgendo molte persone, perchè «per chi è di Gallarate alla Basilica si legano ricordi personali, esperienze», come ha ricordato l’assessore Isabella Peroni, così come gli architetti Fabiana Pianezze e Angela Baila, rispettivamente progettista dell’intervento e direttore dei lavori. «Le nostre tecniche sono la nostra storia» hanno sintetizzato gli architetti, richiamando il connubio tra l’arte e la tecnica messi in campo dal restauro.

Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato anche la direttrice del Maga Emma Zanella, che ha ricordato come tra gli interventi previsti sulla Basilica ci sia anche quello di allestimento del nuovo altare (in luogo di quello “provvisorio” realizzato subito dopo il Concilio Vaticano II), cui si sta dedicando una apposita commissione «con esperti di arte liturgica e di arte sacra contemporanea»

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La conferenza stampa di presentazione in Basilica: si nota la differenza tra l’area restaurata e restituita ai colori originali (a sinistra) e quella ancora da restaurare (sullo sfondo)

I dirigenti scolastici Marina Bianchi (Is Falcone), Anna Scaltritti (Ponti), Pietro Bosello (Gadda-Rosselli) hanno ricordato come l’eleborazione del programma segua le specificità di ognuna delle scuole superiori coinvolte e dei singoli indirizzi. Nicola Caporusso e Gloria Coscia hanno rappresentato il contributo delle scuole paritarie Betlem e Sacro Cuore. Daniele Chiffi e Barbara Pelegatta, dirigenti degli Istituti Comprensivi Dante e De Amicis hanno invece ricordato come la Settimana della Scienza sia arrivata a coinvolgere i più piccoli, per un totale di «4000 bambini». I bimbi delle scuole primarie, in particolare, hanno lavorato al concorso “Come vedo la mia basilica”: elaborati di vario genere realizzati dai giovanissimi alunni costituiscono la prima delle mostre temporanee allestite nello spazio museale di via Postcastello, dedicato dalla parrocchia al lungo e partecipato progetto di restauro (vedi qui).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Marzo 2017
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