Treni: l’assessore resta “a piedi” mentre va all’incontro sui trasporti

Una vicenda assurda che ritrae la situazione sofferta da molti viaggiatori alla vigilia dei lavori di ammodernamento della linea per l’arrivo di Alptransit. Il racconto

Avarie

A volte la realtà supera l’immaginazione, e si passa in un attimo nel campo del grottesco.

Succede questo: l’assessore ai trasporti di Luino – che doveva incontrarsi oggi pomeriggio a Milano coi referenti di Regione Lombardia per parlare di ferrovie –  ha rischiato di rimanere a piedi prima ancora di partire.

Il bus sostitutivo per sopperire alla mancanza del treno, infatti, è arrivato con tre quarti d’ora di ritardo.

Non è un bel biglietto da visita per un sistema che dovrà subire uno stop per sei mesi a causa di lavori per l’arrivo di Alptransit e affidarsi proprio ai torpedoni per assicurare il servizio sostitutivo.

A raccontare la disavventura del “viaggio a Milano” – manco fossimo ai tempi di Goethe – è la stessa Alessandra Miglio, che della giunta Pellicini è appunto referente in tema di trasporti.

«Il treno 20315 delle ore 12.23 di oggi 2 marzo nel tratto da Luino a Laveno doveva essere sostituito da un servizio bus che permettesse a tutti noi viaggiatori (una decina da Luino, non so quanti possano essere rimasti in inutile attesa nelle stazioni intermedie) di proseguire per Gallarate e Milano» racconta l’assessore.

«Purtroppo per ragioni legate al traffico l’autobus non è arrivato, sostituito poi da un mezzo che ha portato tutti a Gallarate. Nei tre quarti d’ora di attesa – nella foto, Alessandra Miglio è la signora bionda al centro del selfie malinconico con altri utenti – non c’è stata nessuna comunicazione attiva, solo la presenza del dirigente comunale che poteva contare su numeri di telefono diretti per contattare le autolinee incaricate ha permesso di capire come comportarsi».

Ed è qui che si innesta la polemica sullo stato dei collegamenti ferroviari, alla luce dei lavori che dovranno interessare la linea fino a Laveno dai primi di giugno fino a Natale.

«Se il buongiorno si vede dal mattino ci chiediamo in quale situazione ci troveremo nei 6 mesi di stop della linea per i lavori di adeguamento della linea ad Alptransit, qui non si tratta solo di subire gli ovvi ritardi dei mezzi su gomma rispetto a quelli su ferro ma di tenere in considerazione i viaggiatori, che non solo sono clienti avendo pagato un titolo di trasporto, ma hanno il diritto di essere tutelati come persone, vedi il nonno che va a prendere a scuola il nipote a Milano e che non deve rischiare l’infarto per la preoccupazione; chi deve prendere un aereo per presentarsi al suo primo giorno di lavoro merita rispetto».

«Domani – conclude Alessandra Miglio – scriveremo a Trenord per segnalare l’accaduto , chiediamo di informare meglio i viaggiatori, di avere garanzia sul servizio sostitutivo durante i lavori, sull’apertura della biglietteria, e coinvolgeremo ancora l’agenzia dei trasporti di Varese Como Lecco, chiedendo collaborazione tra le aziende, perché è evidente che ragionando insieme sugli orari e le tariffe non si vedrebbero due bus partire per la stessa destinazione con un intervallo di pochi minuti».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Marzo 2017
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