Abitare le stanze, la scultura di Pecchini a Villa Borletti

Si inaugura (inizio ore 17) sabato 8 aprile la mostra dello scultore Antonio Maria Pecchini

antonio maria pecchini

AVilla Borletti si inaugura sabato 8 aprile alle ore 17, e rimarrà visitabile fino al 2 luglio, “Abitare le stanze” una grande mostra personale dello scultore Antonio Maria Pecchini. L’artista di Busto Arsizio, molto conosciuto per la sua raffinatezza e il suo richiamo a temi mitologici, ha un’intensa attività espositiva con numerosi riconoscimenti da parte della critica.

Fresco di diploma all’Accademia di Brera, dal 1969 partecipa a rassegne collettive di carattere nazionale e internazionale. La sua prima mostra personale risale all’inizio degli anni Ottanta a Castano Primo dove presenta Mnemos, un progetto per la sistemazione del Sacrario dei Caduti. Nel 1985 una seconda personale dal titolo Usare la terra a Casorate Sempione.

Dal 1987 svolge attività di formazione didattica e per conto del Provveditorato agli Studi di Varese ha pubblicato quattro Quaderni di studio relativi all’educazione artistica, alle discipline plastiche e pittoriche. Ha pubblicato poi i volumi Introduzione alla grafica, 1982, Dalla superficie alla forma tridimensionale, 1984, Un luogo, un progetto, 1985, I linguaggi delle forme, note di semiologia, 1987.

Alla fine degli anni Ottanta si fa promotore, insieme ad importanti critici d’arte, di una aggregazione di artisti con i quali organizza varie mostre itineranti, mentre con un gruppo di artisti giapponesi, dal 1992, propone alcuni scambi culturali nei due territori sotto la denominazione Senza frontiere. Ha partecipato a più di cento collettive nazionali ed internazionali. Altre sue personali si sono tenute nel 1992 presso il Mecenate Centro Studi e Promozioni arti visive di Lucera, presso il Museo Angelo Tancredi,  Monte Sant’Angelo  di Foggia nel 1992, allo Spazio Cesare da Sesto di Sesto Calende nel 1993, presso la Pinacoteca  Villa Soranzo a Varallo Pombia nel 1994, al Centro Culturale San Fedele nel 1998, alla Torre Colombera ancora nel 1998 e nel 2000 a New York in una collettiva con altri artisti italiani.
Sue opere sono conservate presso la Civiche raccolte dei comuni di Milano e Busto Arsizio; presso il Palazzetto dell’Arte di Foggia; presso la Civica Galleria d’arte moderna di Gallarate, presso Il Museo Giovanni Tancredi a Monte Sant’Angelo, presso la pinacoteca Cesare da Sesto e la pinacoteca Villa Soranzo.

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Pubblicato il 08 Aprile 2017
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