Cinque assenze in maggioranza, manca il numero legale al consiglio comunale

Assenze giustificate, ma soprattutto il segnale politico dei due ferrazziani di Libertà per Gallarate, che non si sono presentati. Cassani: "Da oggi abbiamo due consiglieri in meno"

Primo consiglio comunale Gallarate 2016

Cinque consiglieri di maggiorana assenti (e la scelta successiva della opposizione di abbandonare l’aula) hanno costretto il consiglio comunale a rinviare l’approvazione del rendiconto di gestione 2016. Assenze in parte giustificate, in parte volute: più di un segnale politico al sindaco Andrea Cassani. Che – prima dello scioglimento della seduta o meglio del suo rinvio – ha detto esplicitamente: «È chiaro che qualcuno dichiara alla stampa di far parte della maggioranza, ma non lo è più. Prendo atto e dico che da oggi abbiamo due consiglieri in meno». Il riferimento è ai consiglieri di Libertà per Gallarate, la componente che ha perso il suo assessore (Franco Liccati, che si è dimesso) e aveva annunciato il suo sostegno «critico».

(foto d’archivio)

Cinque le assenze – fin da inizio seduta – che si sono rivelate determinanti. Al consigliere di Forza Italia Salvatore Lorusso (che è assente da diverse sedute, per comprovati motivi di salute) si sono aggiunti il capogruppo azzurro Alessandro Petrone, quello della Lega Nord Stefano Deligios e i due ferrazziani Luca Carabelli e Luigi Fichera. L’opposizione avrebbe potuto far saltare il consiglio comunale fin dal primo appello nominale, ma ha fatto la scelta di consentire lo stesso l’avvio della seduta.

Tra i vari temi c’era anche la delicata questione di una soluzione per la comunità musulmana in vista del Ramadan, con diverse persone della comunità presenti tra il pubblico: al question time firmato da tutte le opposizioni (Pd, Città è Vita, Gallarate 9.9) che chiedeva quali soluzioni si potessero valutare, il sindaco Andrea Cassani ha risposto con un’unica parola. Letteralmente: «nessuna».

E a questo punto il centrosinistra – Pd e CeV – ha atteso la prima occasione da regolamento per la far saltare il numero legale, prima del voto sul rendiconto. Ed è emerso che la maggioranza non aveva i numeri, in mancanza di cinque consiglieri: il centrosinistra è uscito dall’aula, mentre sui banchi d’opposizione  è rimasto Rocco Longobardi, che ha chiesto subito la verifica del numero legale. «Nessuno è la parola chiave di questo consiglio comunale. Non per la risposta data alla comunità musulmana e alla città, ma perchè non c’è nessuna maggioranza» ha attaccato Margherita Silvestrini del Pd, suscitando anche qualche protesta sui banchi del centrodestra. È stato però poi lo stesso sindaco a riconoscere subito la questione politica, con il riferimento ai consiglieri di Libertà per Gallarate: «Prendo atto e dico che da oggi abbiamo due consiglieri in meno»

Non è sfuggito che a un certo punto, tra il pubblico, è comparso lo stesso Luca Ferrazzi, che ha scrutato dall’alto la situazione sui banchi di maggioranza. Pare che i ferrazziani avessero ventilato una loro partecipazione in extremis e anche questo a contribuito ad agitare le acque in maggioranza. Le altre tre assenze – Lorusso per malattia, Petrone all’estero, Deligios impegnato per lavoro in Emilia – erano giustificate e previste e in maggioranza si erano fatto conto di avere i numeri comunque. Nell’ipotesi che i ferrazziani fossero presenti.
Ma i ferrazziani evidentemente hanno voluto far sentire il loro peso politico. E in ogni caso è anche vero che così ogni assenza si trasforma in segnale d’avvertimento: se Carabelli e Fichera sono fuori dalla maggioranza, ogni singolo voto diventa fondamentale per assicurare la sopravvivenza all’amministrazione Cassani.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 28 Aprile 2017
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