La protesta delle educatrici dei nidi torna a Palazzo Gilardoni

Contestano il taglio dell'indennità di turno da parte dell'amministrazione comunale. Confronto in cortile con l'assessore Alessandro Chiesa che, però, ribadisce la linea: "Per noi quell'indennità non vi spetta"

protesta educatrici asili nido busto arsizio

Le educatrici degli asili nido di Busto Arsizio sono tornate a farsi sentire sotto Palazzo Giulardoni anche questa mattina, giovedì, per protestare contro il taglio dell’indennità di turno dalle loro buste paga divenuto realtà a partire da settembre del 2016 e che priva le lavoratrici dei nidi comunali di cifre che si aggirano attorno ai 100/150 euro al mese.

Dopo lo sciopero di un’ora ad ogni inizio turno di mercoledì, anche oggi si è svolto un presidio con un confronto tra le stesse educatrici e l’assessore al Personale Alessandro Chiesa che ha ribadito le motivazioni che hanno spinto la dirigente di settore a rivedere l’erogazione delle indennità: «Entro domani dovrebbe arrivare il parere chiesto all’Aran sulla questione della turnazione – ha detto l’assessore – ma ribadisco che il contratto di lavoro in essere è stato firmato a giugno dell’anno scorso dai sindacati al termine della contrattazione con le modifiche per le quali siete oggi qui a protestare».

La risposta delle lavoratrici è stata chiara:«Non volete ascoltarci, ci trattate con sufficienza e non prendete in considerazione quello che diciamo». Lo stesso sindaco Antonelli, di fronte al presidio e ad una richiesta di incontro nel piazzale del Comune, ha dribblato il corteo di bandiere, striscioni e fischietti sostenendo che non era quella la sede del confronto.

La protesta è stata spiegata anche ai genitori dei bambini con una lettera nella quale le educatrici si scusano per gli inevitabili disagi ma allo stesso tempo chiedono solidarietà alle mamme e ai papà perchè la lotta che stanno portando avanti arrivi ad una conclusione positiva. L’alternativa – annunciano i rappresentanti sindacali di Adl e Cub – è proseguire con le azioni di protesta ad esempio non garantendo il servizio nidi a luglio.

Di seguito il testo

 La nuova amministrazione comunale, insediatasi a Giugno 2016, ha un intento: EQUIPARARE LE INSEGNANTI AD OGNI ALTRO DIPENDENTE COMUNALE, quindi si appresta ad applicare gli stessi trattamenti a TUTTI i settori, non tenendo conto del RUOLO e dell’UTENZA delle insegnanti comunali (RICORDIAMO CHE QUESTA SITUAZIONE NON RIGURDA SOLO LA NOSTRA SCUOLA, MA ANCHE I NIDI E L’ALTRA SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE), pertanto:
Da settembre 2016 le insegnanti hanno visto decurtato dal loro stipendio mensile la cosiddetta “indennità di turno”, una sorta di una tantum in quanto con le ore giornaliere di ciascuna di loro coprono l’intera giornata della scuola cioè dalle 7.30 alle 18.00, appunto TURNANDO e garantendo a noi i servizi aggiuntivi di PRE – ASILO e POST- ASILO, ugualmente INDISPENSABILI. (Questo avvicendarsi sui turni è previsto dal loro CCNL). Precisiamo che: Le insegnanti da quasi sei mesi CONTINUANO a garantirci questi servizi, anche non essendo riconosciute economicamente.

La cifra che veniva corrisposta a loro proviene da un fondo per la contrattazione decentrata e che quindi non potrà essere riutilizzata per il bene dei cittadini, ma sarà ridistribuita tra i dipendenti comunali!
Se le insegnanti prossimamente si atterranno al loro orario, senza TURNAZIONE, i servizi di PRE – ASILO, POST-ASILO e MESE DI LUGLIO saranno gestiti DA PERSONALE PROVENIENTE DA COOPERATIVE, questo significa che i nostri bambini saranno “gestiti” da insegnanti che non conoscono e che questi servizi potranno avere per noi genitori un COSTO MAGGIORE!!

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Aprile 2017
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