L’arte fotografica di Carlo Bevilacqua a Castiglione Olona

Grazie alla collaborazione tra l'Archivio fotografico italiano e l’associazione Borgo antico, il festival della fotografia approda in città domenica 9 aprile

Carlo Bevilacqua

Grazie alla collaborazione tra Afi (Archivio fotografico italiano), e l’associazione Borgo antico, il festival della fotografia approda a Castiglione Olona. L’inaugurazione di [u·to·pi:·a], la mostra che propone fotografie di Carlo Bevilacqua, sarà inaugurata domenica 9 aprile, alle 16 al castello di Monteruzzo. Dopo la presentazione della mostra, si prosegue per una visita nel Centro storico e si conclude la giornata al Museo della Collegiata, alle 18, per la presentazione di alcune pubblicazioni di Afi. L’iniziativa ha il patrocinio del comune di Castiglione Olona.

«A volte, le iniziative nascono da una conoscenza che si approfondisce e diventa collaborazione – spiega il presidente di Borgo antico, Ugo Marelli -. Abbiamo avuto modo di conoscere Alfiuccia Musumeci, che ci ha proposto questa bellissima iniziativa e l’abbiamo accolta subito. da qui gli incontri con Claudio Argentiero e la voglia di lavorare insieme per far conoscere Castiglione Olona. e non solo con questa mostra, poichè da questi primi incontri nasceranno, ne siamo certi, altre occasioni per lavorare insieme».

[u·to·pi:·a] è un progetto fotografico di Carlo Bevilacqua che, dopo aver esplorato il mondo degli eremiti contemporanei con Into The Silence, ha dedicato cinque anni alla realizzazione di questo viaggio dall’india e Singapore a Vancouver Island attraverso Europa e Stati Uniti, tra comunità alternative, spirituali, artistiche, hippie, ecologiche ma anche iniziative individuali che incarnano lo spirito utopico delle grandi imprese. Dalla comunità eco spirituale di Damanhur in Italia a quella di Auroville in India e Mandarom in Francia, da Spirit Land in Galles al villaggio socialista di Marinaleda in Andalusia, da Christiania, in Danimarca, la più famosa delle comunità hippie urbane, a Uzupis il quartiere degli artisti di Vilnius in Lituania.Solo per citare gli esempi esistenti in Europa.

Il titolo della mostra richiama alla mente il filosofo Thomas More, che, nel 1516, ispiratosi molto probabilmente alla repubblica di Platone, conia il termine “utopia” per descrivere una società idealizzata dai principi comunitari, che vive di agricoltura, produce solo per il consumo e non per il mercato; dove proprietà privata e denaro sono aboliti. L’Utopia di oggi consiste nella traduzione di queste esperienze in situazioni alternative.

Carlo Bevilacqu è un fotografo e regista nato a Palermo nel 1961. Alterna la fotografia alla regia di documentari e videoclip. Vive a Milano e collabora con riviste e agenzie di pubblicità e pubbliche relazioni, Ha insegnato fotografia al Politecnico di Milano nelle sede italiana del Fashion Institute of Technology Of New York . Ha diretto vari documentari. Oltre alle manifestazione curate dall’AFI, i suoi lavori fotografici sono stati esposti o proiettati in vari foto e film festival internazionali.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 05 Aprile 2017
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