Lega alle primarie Pd, un caso imbarazzante
Il segretario provinciale del Carroccio Matteo Bianchi stoppa il cittadino: "I militanti leghisti non devono votare alle primarie di altri partiti". Dietro le quinte c'è un contrasto interno
La Lega Nord si è risvegliata un po’ scossa. E’ di ieri la notizia che il segretario della sezione di Varese, Carlo Piatti, ha invitato i militanti (o i parenti) a votare alle primarie del Pd, e a scegliere Andrea Orlando per indebolire il sindaco renziano di Varese Davide Galimberti. Oggi interviene il segretario provinciale Matteo Bianchi. Che stoppa Piatti: “I leghisti non vadano alla primarie del Pd“.
Ma sentiamo il suo pensiero:
“Sappiamo tutti quanto Renzi si sia dimostrato un pericolo per le autonomie locali e la rappresentanza democratica attraverso la sua riforma bocciata dal popolo – sostiene Bianchi – quindi ci auguriamo per il bene delle stesse che il PD possa avere un cambio di passo.
Giusta osservazione strategica quella di Piatti – sostiene con moderazione Bianchi – tra i due litiganti, l’avversario politico deve favorire il “male minore” e non è un mistero che lo facciano tutti, dai partiti ai diplomatici alle nazioni, ecc…
Tuttavia – conclude stoppando il collega di Varese – gli iscritti alla Lega non parteciperanno a nessuna consultazione primaria di nessun altro partito”.
(Matteo Bianchi, segretario provinciale della Lega Nord)
A ben guardare anche Carlo Piatti, segretario cittadino del capoluogo, ha aggiustato il tiro spiegando che l’invito era rivolto a chi aveva amici o parenti già intenzionati ad aderire alle primarie del Pd. Nella mail inviata ai militanti, tuttavia, l’invito non era poi così chiaro e la circostanza ha sollevato del malumore nella sezione di Varese.
(Carlo Piatti, segretario cittadino di Varese della Lega Nord)
A dirla tutta nella segreteria provinciale la notizia della mail sulle primarie ha suscitato un certo imbarazzo. E anche arrabbiature. La mail è trapelata forse proprio per evidenziare questi malumori, ma il punto rimane un altro. La Lega a Varese sta facendo un’opposizione poco incisiva e l’idea di indebolire il sindaco Galimberti facendo votare Orlando alle primarie del Pd appare a molti leghisti velleitaria. Bianchi e i suoi fedelissimi preferirebbero che la sezione ritornasse a essere protagonista nel territorio dove il Carroccio è sempre stato il partito di riferimento.
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non credo proprio che le primarie nazionali del Partito Democratico possano influenzare l’amministrazione comunale del Pd della città di Varese; semmai conterà l’affluenza ma, da questo punto di vista, se i leghisti voteranno ai gazebo del Pd faranno loro un favore.