Legambiente boccia il piano di Shell: “Fuori tempo massimo”
Secondo legambiente "efficienza energetica, riqualificazione del patrimonio edilizio e rinnovabili sono il nostro oro nero". E per questo dice no al piano di ricerca di petrolio in provincia
Legambiente ringrazia Shell per l’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Milano, presso la sede regionale dell’associazione, alla presenza dei circoli di Varese e Gallarate ma respinge al mittente l’ipotesi di trivellazioni del sottosuolo varesotto.
«Siamo pienamente convinti che il futuro non passi attraverso la scoperta di nuovi nonché marginali giacimenti di idrocarburi ma sia invece legato ad una oculata gestione dell’energia e degli sprechi. -scrive il cigno verde in una nota- Efficienza energetica, rigenerazione urbana, riqualificazione del patrimonio edilizio assieme alle rinnovabili faranno sempre di più la differenza nel bilancio energetico del nostro Paese. Non è la fase di indagine a preoccuparci ma le eventuali fasi successive che andrebbero ad appesantire un territorio già saturo di problematiche ambientali».
Ciò che preoccupa l’associazione quindi è non l’attività di ricerca che sarà comunque oggetto di osservazione nel corso della procedura di V.I.A. e che, se ben condotta assieme ad altri attori territoriali come le Università, potrebbe completare il quadro di conoscenze scientifiche soprattutto dal punto di vista sismico, quanto l’ipotesi, che la stessa Shell definisce “improbabile”, di sfruttare giacimenti qualitativamente e quantitativamente scarsi che cominceranno a produrre un effetto non prima di 8/10 anni.
«Facciamo fatica a capire perché si debba svendere un territorio interessante, ricco di biodiversità -dichiara Legambiente- aree di rara qualità paesaggistica con presenza di SIC, ZPS e del corridoio LIFE TIB, nonché di storia locale, comprese tra il lago Maggiore, il Ticino e il lago di Varese. Stiamo cercando di tutelare ciò che rimane del territorio dalle pressioni dell’aeroporto di Malpensa e dalle infrastrutture connesse. Quella della ricerca di idrocarburi è una strada che non solo ci pare impraticabile e che non ci trova in nessun modo d’accordo».
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Visto che legambiente vuole tutelare il territorio perche non si interessa anche dell’impatto ambientale che avrà l’ospedale unico di Busto Arsizio Gallarate consumando suolo e distuggendo zone verdi invece di riqualificare le vecchie aree.