Dal Vedani al Michelangelo, il Del Ponte cambia volto

La storia del polo materno infantile nei ricordi di Emanuela Crivellaro, volontaria in pediatria dal 1992 e parte del processo che ha portato all'apertura del nuovo padiglione Michelangelo

ospedale del ponte

Emanuela Crivellaro, presidente dell’Associazione Comitato Tutela Bambino in ospedale e  della Fondazione Ponte del Sorriso, ricorda  la storia del polo materno infantile, ripercorrendo le fasi di un cambiamento anche culturale che ha portato alla realizzazione del nuovo Del Ponte

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Dal Vedani al Michelangelo: il nuovo volto del Del Ponte 4 di 33

Nella metà degli anni ‘80, la pediatria di Varese fu trasferita all’Ospedale del Ponte dall’Ospedale di Circolodove era ospitata al padiglione Dansi, fatto costruire appositamente per i bambini dall’omonima famiglia, in memoria di un figlio morto prematuramente. Tutto ciò avveniva nonostante i due ospedali fossero gestiti da due differenti amministrazioni, con la promessa che sarebbe stato creato un ospedale dei bambini. Ma c’era il Ponte da salvare, rischiava la chiusura e allora….i bambini sono così facili da usare. Da quel momento in poi, incomincia il “calvario” dei bambini ricoverati a Varese.

Nel 1992 viene fondato il COMITATO TUTELA BAMBINO IN OSPEDALE ed incominciamo a presentare le nostre osservazioni sull’inadeguatezza di questo ospedale che crea parecchi problemi ai bambini.

Tra il 2001 ed il 2002. Per anni abbiamo continuato a portare avanti le nostre istanze e il dr. Carlo Lucchina, finalmente decide di dare vita al tanto nominato ospedale dei bambini. Nel 2001 trasferisce la terapia intensiva neonatale e neonatologia e la ginecologia/ostetricia al Ponte, con la promessa che poco dopo
sarebbero arrivate tutte le altre specialità, come la chirurgia pediatrica, l’urologia pediatrica, l’otorino e, soprattutto, il pronto soccorso pediatrico, che ancora oggi non c’è, ma vi è solo un punto di primo intervento.

2003 Arriva il dr. Rotasperti che blocca tutto e per i bambini perché vuole portare l’area pediatrica al Circolo. Propone alla nostra associazione alcune aree nel nuovo monoblocco, da lui individuate.

2006 il dr. Rotasperti viene sostituito dal dr. Pampari. Tutto cambia un’altra volta. Niente di quanto promesso può essere fatto. In più, scopriamo che nel monoblocco non è possibile ospitare i bambini, perché assolutamente inadeguato in quanto progettato per gli adulti e nessun posto letto è stato accreditato come pediatrico. Per i piccoli ammalati, è di nuovo buio più totale.
Riprendiamo le “trattative” con il dr. Pampari e solleviamo un gran “polverone” affinché si risolvano i problemi dei bambini. Scoppia il caso Ponte o Circolo? Il 29 novembre 2006 il Sindaco convoca gli Stati Generali della Sanità, dai quali emerge la volontà da parte dei primari del dipartimento materno infantile, di
voler rimanere al Ponte. A noi non importa dove, l’importante è che si realizzi il polo materno infantile. Gennaio e maggio 2007 Incontriamo il dr. Carlo Lucchina, ormai DG Sanità della Regione per parlargli della nostra intenzione di cercare fondi sul territorio. Ormai disillusi che l’Azienda Ospedaliera si occupi dei
bambini, pensiamo che l’unico modo sia raccogliere soldi per ristrutturare, almeno in parte, il Del Ponte.

A seguito delle nostre “pressioni” l’11 giugno 2007, finalmente, la Regione Lombardia, stabilisce definitivamente che l’Ospedale del Ponte sarà il polo materno infantile di Varese, a riferimento regionale.

Il 10 di luglio 2007 una delegazione composta dal DG dr. Carlo Pampari, Emanuela Crivellaro, prof. Luigi Nespoli, primario della pediatria, prof. Alessandro Salvatoni, vice primario pediatria, Don Roberto Rogora, Cappellano del Del Ponte, va a Firenze. Scopo della spedizione è di chiedere agli architetti che hanno progettato il Meyer, di fare uno studio di fattibilità per il Ponte.

Il 24 luglio 2007 l’architetto Giulio Felli del CSPE di Firenze viene a Varese a vedere il Ponte e accetta di realizzare uno studio di fattibilità, che viene pagato al 50% dall’Azienda Ospedaliera e al 50% da noi, a condizione che l’incarico venga appunto dato agli architetti di Firenze. Nel frattempo esce il bando per progetti emblematici della Fondazione Cariplo. Partecipiamo con l’Azienda Ospedaliera ed otteniamo un milione di euro.

Il 30 novembre 2007 lo studio di fattibilità viene presentato alla città, durante un convegno organizzato da noi con l’Azienda Ospedaliera, al quale partecipano moltissime autorità locali, provinciali e regionali, tra cui il DG Sanità Regione dr. Carlo Lucchina. Ormai il nuovo ospedale materno infantile è una realtà e ha anche un nuovo possibile nome: Il Ponte del Sorriso.

2008 Diventa DG a Varese il dr. Walter Bergamaschi. Nel frattempo raccogliamo sempre più soldi e sempre più consenso del territorio.

Proponiamo all’Azienda Ospedaliera di affidare la progettazione preliminare di tutto il Ponte del Sorriso, al CSPE di Firenze, offrendo sempre il 50% a copertura dei costi. Il 28 novembre 2008 la progettazione preliminare è pronta e viene presentata agli Stati Generali, riconvocati dal Comune di Varese.

Verso la fine del 2009 diventa necessario approntare, dopo quelle preliminare, anche la progettazione definitiva. Sotto la nostra forte spinta, infatti, la Regione Lombardia comunica che si intravvede la possibilità che si apra una finestra di finanziamenti statali per 20milioni, ma occorre appunto una progettazione definitiva.

2010. Nei primi mesi si lavora velocemente per preparare la progettazione definitiva. Il COMITATO TUTELA BAMBINO IN OSPEDALE costituisce la fondazione IL PONTE DEL SORRISO ONLUS, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere il nuovo polo materno infantile. Il Ponte del Sorriso Onlus, paga
interamente la progettazione definitiva, che viene donata alla Regione, per poter accedere ai finanziamenti statali. I 20 milioni vengono così ottenuti.

Non vi è dubbio che se la fondazione non avesse pagato le varie progettazioni, per 460mila euro in totale, l’ospedale probabilmente non sarebbe mai partito.

22 marzo 2010 posa della prima pietra del nuovo polo materna infantile e inizio dei lavori della prima fase di ristrutturazione.

Nell’autunno del 2012 viene abbattuto il padiglione Vedani ed è partito il nuovo padiglione dando il via alla seconda fase di ristrutturazione.

Inizio 2016 il nuovo padiglione è fisicamente pronto.

8 maggio 2017 inaugurazione del nuovo padiglione ma il nuovo polo non è ancora completo. Manca ancora la terza fase.

Dal 2010 la nostra fondazione ha investito in apparecchiature, attrezzature, accoglienza e donazioni varie all’ospedale che, comprendendo anche la Casa del Sorriso per ospitare le famiglie dei bambini ricoverati, si aggira intorno ai 3milioni di euro. Tutto ciò grazie ad un incredibile generosità dei cittadini verso l’Ospedale Del Ponte. Se aggiungiamo il milione di euro ottenuto grazie a noi da Fondazione Cariplo, raggiungiamo i 4 milioni di euro.

Nel nuovo padiglione abbiamo donato tutti gli arredi della degenza pediatrica e realizzato un percorso di accoglienza artistica unico al mondo, considerando anche le bellissime statue di bronzo dello scultore Adriano Bozzolo.

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Pubblicato il 05 Maggio 2017
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