Don Ciotti: “Non basta l’indignazione, bisogna fare”
Teatro pieno per l'incontro al Manzoni organizzato con il fondatore di Libera. Con lui, sul palco, il Partigiano Cin
In tantissimi per l’appuntamento che si è tenuto venerdì 26 maggio, al Teatro Manzoni con Don Ciotti, il fondatore dell’Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia. Accanto a lui Luigi Grossi, il partigiano CIN per un incontro che ha visto trattare i temi dell’antimafia sociale ma anche della Resistenza, in una sera intensa e molto applaudita dai presenti. A condurre la serata Gianluca Bramani.
Un appuntamento organizzato da Libera, Anpi, Coop e Filarmonica di Sacconago che ha intervallato gli interventi con pezzi musicali.
“Sono felice di essere qui”, ha detto Don Ciotti alla numerosa platea che per tutta la sera ha ascoltato le sue parole con attenzione. Una serata che l’ha vissuto raccontare diversi episodi della sua vita, dall’infanzia fino all’adolescenza. Ha poi raccontato della fondazione del Gruppo Abele fino all’impegno contro la mafia. L’incontro con un barbone che gli indicó la strada, “mi ha cambiato la vita. Mi disse: devi fare qualcosa per quei giovani che si rovinano la vita con la droga e l’alcol. Un impegno che oggi va portato avanti perché è un problema che non cessa”.
L’incontro con Giovanni Falcone, la lotta alla mafia, le stragi che hanno attraversato la nostra storia e di cui ancora non si conosce ancora la verità: “dobbiamo combattere l’omertà, se non c’è verità non si costruisce giustizia. Un paese che ha la corruzione, con molte diseguaglianze e povertà, non è un paese libero. In una società più giusta le mafie non troverebbero posto. E sta a tutti noi non voltare le spalle”.
“Aiutate tutti ad avere un’Italia più libera, amate questa terra per la quale abbiamo combattuto” ha continuato il partigiano Cin, raccontando gli episodi della Resistenza e ricordando i suoi amici partgiani morti per difendere “la nostra Italia”.
Una serata emozionante conclusa con le parole di Don Ciotti che ha voluto ricordare che l’impegno di tutti è nei gesti piccoli gesti e nell’impegno quotidiano, “non basta essere indignati, bisogna impegnarsi e fare. Il coraggio è un impegno quotidiano”.
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