Il Papa ai sindaci dell’accoglienza: “Non mollate un secondo”

Papa Francesco ha accolto una ventina di amministratori varesini nell'udienza di Piazza San Pietro. L'emozione dei primi cittadini

Sindaci dal papa

I Primi Cittadini della Rete civica dei Sindaci per l’accoglienza sono a Roma, dove saranno accolti da Papa Francesco nell’udienza di Piazza San Pietro.

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I Sindaci “dell’accoglienza” in udienza da Papa Francesco  4 di 11

«Un grande riconoscimento: premia il lavoro di tanti Amministratori che in questi anni hanno lavorato bene, nella convinzione che l’accoglienza è dovere e responsabilità» scrive Silvio Aimetti, sindaco di Comerio sulla sua pagina Facebook.

«Stiamo vivendo una grande emozione» spiega invece Riccardo Del Torchio, sindaco di Besozzo.

E sempre il sindaco di Comerio all’uscita dal colloquio con Papa Bergoglio ha raccontato di quei fantastici minuti: «Lo abbiamo salutato a nome di tutte le Comunità che rappresentiamo. Gli abbiamo detto che da quasi due anni abbiamo attivato diversi progetti di accoglienza e che le sue parole sono state la scintilla che ha fatto partire tanti Amministratori ad accogliere. Ed era contento».

All’agenzia Sir- Servizio Informazione Religiosa il sindaco di Comerio ha poi dichiarato che a Comerio ci sono 8 richiedenti asilo su 2.900 abitanti e “vanno nelle scuole a raccontare la loro storia. Poi fanno lavori di pubblica utilità: ad esempio, portano a casa dagli anziani i libri della biblioteca comunale chiesti in prestito, oppure mantengono pulita la piazza”. Il sindaco sottolinea l’importanza “di fare rete e diffondere una cultura dell’accoglienza”, convinto che proprio “l’accoglienza diffusa sia la chiave vincente: se nei 139 Comuni della provincia di Varese si accogliessero 2 migranti ogni mille abitanti, non ci sarebbero problemi di affollamento e l’integrazione funzionerebbe”.

A riprova del successo della formula “nel mio Comune – prosegue Aimetti – due migranti accolti durante la loro richiesta di asilo oggi, terminato il percorso, hanno trovato un lavoro fisso, contribuendo così con le loro tasse al welfare italiano”.

La Rete poi, lavora “a stretto contatto con la Caritas ambrosiana e anche con le altre confessioni religiose, sensibilizzando all’accoglienza le realtà ecclesiali anche dove non c’è un progetto da parte del Comune”.

Per Fabio Passera, sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca questa è «una giornata fantastica per la rete dei sindaci, un risultato importante non tanto per l’emozione ma per il significato che riveste.

Passera con emozione ricorda una battuta del Santo Padre: «Si, ci ha detto: “Su questo tema non mollate di un secondo”. E noi dobbiamo fare così, perché ce lo ha chiesto lui. Il fatto che ci siano 23 amministratori a Roma è un fatto: la Rete per l’accoglienza è una realtà e si deve affermare, anche fra chi ci guarda con diffidenza».

Alle 13 gli amministratori sono attesi per conferenza stampa alla Camera dei Deputati dove i sindaci hanno relazionato sull’esperienza della rete Civica.

«Abbiamo parlato di accoglienza diffusa per piccoli gruppi, di corsi di italiano, di lavori socialmente utili, di concretezza, di equità e di coraggio, e tutto questo senza mai dimenticare gli Italiani che fanno fatica. Siamo convinti che sia un’opportunità di crescita per le nostre Comunità», hanno spiegato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2017
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