Il futuro della Quiete si decide a metà mese

Il 12 maggio è previsto un nuovo accesso dell'ufficiale giudiziario mentre a metà mese verranno confermate le autorizzazioni per l'accreditamento delle attività sanitarie

lavoratori della quiete

Assemblea permanente. Da questa mattina, 2 maggio, i 60 lavoratori della clinica La Quiete stanno occupando, di fatto, la casa di cura varesina. Dopo l’accesso dell’ufficiale giudiziario che ha posto i sigilli ai due piani di ricovero e posto il divieto di effettuare attività ambulatoriali, i lavoratori hanno deciso di proseguire la lotta in difesa del proprio posto di lavoro. In queste ore stanno definendo un calendario di iniziative per tenere alto l’interesse sul loro destino.

La casa di cura, di fatto, è ormai vuota: rimangono 4 persone ricoverate per il cui trasferimento è stato concordato un percorso assistito di valutazione. Con due offerte pendenti in tribunale, i lavoratori chiedono che i giudici si esprimano sulla loro accoglibilità dando così certezza del futuro.

In gioco, inoltre, ci sono anche le autorizzazioni alle attività con il Servizio sanitario regionale. L’accreditamento è concesso in via provvisoria a tutti gli enti privati in attesa che, di solito a metà maggio, si confermino le convenzioni. Se entro quella data l’attività della Quiete potrà riprendere, l’ATS potrà procedere con il rinnovo, un’ipotesi che non potrà avvenire nel caso la situazione rimanesse bloccata come è oggi.

Il 12 giugno, inoltre, è previsto il nuovo accesso dell’ufficiale giudiziario. Anche in quel caso sarà un evento che definirà il futuro della clinica.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Maggio 2017
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