Nasce “Job Talent” il portale per il mercato del lavoro di Confartigianato

Una piattaforma informatica per far incontrare domanda e offerta di lavoro, con due differenze notevoli rispetto al passato: il mercato di riferimento è regionale e servirà a stimolare anche nuova imprenditoria

confartigianato imprese varese generiche

Fare incontrare in modo efficiente offerta e domanda di lavoro, attività che gli esperti chiamano “mecciare“, è stata una delle grandi sfide che negli ultimi dieci anni gli attori del sistema economico hanno affrontato con risultati non sempre positivi. Dal successo di quell’incontro, non dipende solo il destino della singola impresa ma la sopravvivenza dell’intero sistema manifatturiero, anche nell’era della cosiddetta Industria 4.0. (nella foto, da sinistra: Pietro Resteghini, Mauro Colombo ed Eleonora Paganini)

Confartigianato Imprese Varese ha rilanciato quella sfida dando vita a “Job Talent“, una piattaforma informatica per far incontrare domanda e offerta di lavoro, con due differenze notevoli rispetto al passato: il mercato di riferimento è regionale e servirà a stimolare anche nuova imprenditoria. «Questa è un’operazione che va ben oltre la provincia di Varese – ha spiegato Mauro Colombo, direttore di Confartigianato imprese Varese  tra i capofila del progetto – e che punta a produrre fatti concreti e risultati. Dietro questa operazione ci sono professionalità di livello in grado di accompagnare nel percorso le imprese, i lavoratori anche disoccupati e gli studenti».

GLI IBRIDI FUNZIONANO MEGLIO
Job Talent” scardina un luogo comune consolidato, ovvero che sia sufficiente una piattaforma informatica per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Il modello realizzato da Confartigianato è ibrido, cioè integra il portale con un vero e proprio lavoro di consulenza tenuto dai funzionari dell’associazione che nonostante la giovane età hanno già messo a frutto una discreta esperienza in fatto di amministrazione del personale. «Noi andiamo sul posto e conosciamo l’imprenditore – dice Eleonora Paganini -. Lo ascoltiamo e soprattutto non gli facciamo perdere tempo anzi gli semplifichiamo notevolmente la vita».

Oltre a quella degli imprenditori, viene semplificata la vita anche di chi cerca un posto di lavoro. «Il portale è molto facile da usare – spiega Pietro Resteghini -.  Caricare i curriculum, che poi vengono gestiti direttamente dai singoli territori, è un’operazione semplice.  C’è una sezione dedicata agli studenti e alle scuole, dove poter accedere ai vari progetti di alternanza scuola lavoro. È un’opportunità interessante perché entrando in contatto con le imprese i ragazzi possono scoprire di avere delle prospettive. Poi c’è il tema tutt’altro che secondario della mobilità lavorativa, perché essendo su base regionale i lavoratori sono stimolati a spostarsi a seconda dell’offerta».

I PIU ‘ RICHIESTI
Ci sono delle qualità del lavoratore alle quali l’artigiano solitamente non rinuncia, sono le cosiddette soft skills, vale a dire le competenze trasversali, come l’atteggiamento in ambito lavorativo, il modo di relazionarsi, la capacita di lavorare in team. «Se il lavoratore è giovane – sottolinea Paganini – l’imprenditore è disposto a trasferire le competenze tecniche e a plasmare il giovane, insegnandogli tutto quello che non sa. Passano invece in secondo piano, nel caso di lavoratori esperti con caratteristiche difficili da trovare sul mercato e sulle piattaforme online. Tra le figure più richieste ci sono l’operaio specializzato e il macchinista».

GLI ERRORI DA EVITARE NEL CURRICULUM
Saper scrivere un curriculum vitae non è certamente un’arte, nonostante qualcuno voglia farlo credere, vista la quantità di manuali e documenti online pubblicati sull’argomento. Secondo i due esperti, qualche errore però è sempre meglio evitarlo per arrivare almeno a un primo colloquio: bisogna scrivere in un italiano comprensibile e soprattutto dare informazioni vere perché oggi, grazie anche ai social e alla rete, controllare è più facile.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 26 Maggio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.