Piccolomo a processo per l’omicidio della moglie

E' iniziata questa mattina, venerdì 26 maggio, ed è stata subito rinviata al 15 settembre l'udienza preliminare del processo a carico di Giuseppe Piccolomo per la morte di Marisa Maldera nel 2003

piccolomo in gabbia

E’ iniziata questa mattina, venerdì 26 maggio, ed è stata subito rinviata al 15 settembre l’udienza preliminare del processo a carico di Giuseppe Piccolomo, l’ergastolano di Cocquio Trevisago accusato, dalla procura generale di Milano, di aver organizzato l’incidente automobilistico che nel 2003 a Caravate causò la morte della moglie Marisa Maldera. La donna non riuscì a uscire dalla vettura in fiamme.

Il marito aveva riempito una tanica di benzina posizionandola nell’abitacolo e dopo il sinistro il bidone si incendiò. Il tribunale, questo il motivo del rinvio, non ha inviato la convocazione a una delle parti coinvolte, il figlio della Maldera, che oggi vive in Olanda. Erano presenti in tribunale invece le due sorelle, Tina e Cinzia Piccolomo, figlie di Marisa Maldera, che da sempre sostengono la tesi dell’omicidio volontario da parte del padre.

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Nella foto le figlie di Piccolomo in Tribunale a Varese

Il movente sarebbe da ricercarsi nella volontà di eliminare la moglie per poter sposare la cameriera marocchina del ristorante della moglie, poi effettivamente sposata dal Piccolomo che successivamente si dichiarò anche convertito all’islam. Piccolomo sta scontando l’ergastolo per l’omicidio della pensionata Carla Molinari, avvenuto a Cocquio Trevisago nel 2009. L’indagine sul caso Maldera è stata effettuata dalla procura generale di Milano, che ha creduto in questi anni nella possibilità di una riapertura della vicenda. Il primo processo nel 2005 si concluse con una condanna di Piccolomo per omicidio colposo.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 26 Maggio 2017
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