Prosegue la polemica sulla Tari. Parola a Massimo Pavesi

Il consigliere di minoranza alimenta la discussione sulla bolletta dei rifiuti

centrodestra malnate

Continuano i botta e risposta a Malnate sulla questione Tari. La minoranza attacca la giunta sul rincaro della bolletta, l’amministrazione ribatte difendendo la propria posizione.

E’ di oggi, martedì 23 maggio, l’ultima voce in ordine di tempo dal coro: è quella di Massimo Pavesi, che dà il proprio punto di vista a nome dell’opposizione:

Visto la serie di comunicati incrociati sul tema rifiuti, ci permettiamo di esprimere alcune opinioni in merito. E’ evidente che tutti i cittadini o quasi nel 2017 hanno visto lievitare i costi in bolletta relativi alla parte fissa rispetto al 2016, incremento che oscilla tra ll 15% e il 35%. Inoltre i molti cittadini adirati che si sono recati presso gli uffici competenti per chiedere spiegazioni, a volte anche con atteggiamenti sopra le righe che noi stigmatizziamo, sono essi stessi testimonianza dell’avvenuto incremento, “Aumento” o “Riduzione sconti”? la terminologia non ci appassiona, ognuno lo chiami come vuole, ma il risultato è lo stesso. Concordiamo sul fatto che la situazione spazzatura a Malnate goda di buona salute ( per carità tutto è perfettibile )ma attribuire tutti i meriti ad un singolo carneade ci sembra eccessivo. Va bene la propaganda ma basta ripercorrere la storia passata con un briciolo di onestà intellettuale per rendersi conto di quanto ciò sia falso fuorviante. Tutto iniziò a metà degli anni 90 quando l’allora sindaco Della Bosca con il compianto Piero Bernasconi eliminarono, con il parere contrario della sinistra i cassonetti, sostituendoli con la raccolta porta a porta. Da li, tutte le amministrazioni che si sono succedute, hanno riservato particolare attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti introducendo prima la raccolta carta, vetro, plastica e poi l’umido, fino a fare affermare nel 2006 al Sindaco Manini, in occasione del nuovo appalto assegnato a Econord, , “abbiamo raggiunto importanti traguardi di differenziazione dei nostri rifiuti, con largo anticipo sull’obiettivo provinciale del 60% fissato per il 2014” La giunta Damiani, da par suo ha contribuito a mantenere alto il livello di differenziata, ottimizzando anche il funzionamento dell’ecocentro che già si era mosso, in previsione della scadenza dell’appalto del 2006 , per inserire quale condizione imprescindibile nel nuovo appalto, l’ addebito puntuale dei sacchi neri, fedeli al principio che il cittadino deve pagare per i rifiuti che produce. L’ amministrazioni Astuti che è subentrata a Damiani, era poi nella situazione ideale per introdurre i nuovi criteri di addebito sopra riportati: 1. appalto in scadenza 2. Raccolta rifiuti strutturata e differenziata 3. Nuova tecnologia idonea a identificare i sacchi (codice a barre e lettori vari). Qualsiasi fosse l’ assessore alla partita, non sprovveduto, non avrebbe potuto fare altro che ciò che è stato fatto nel nuovo appalto, sarebbe stato da sciagurati mantenere la stessa procedura in essere con l’appalto Manini. Forse mettendoci un po’ più di esperienza “gestionale” avremmo/avrebbero dovuto operare in modo che i rischi di impresa fossero a carico del fornitore e non dell’amministrazione o peggio ancora dei cittadini (vedi per esempio tema insoluti e stampa sacchi).Pertanto nessun genio della lampada, niente di clamoroso, solamente il completamento di un percorso ineluttabile, peraltro comune a moltissime altre amministrazioni dei più disparati colori. Infine persino patetica, oltre che menzognera, la chiosa del comunicato PD quando riferita alla giunta Damiani afferma cosa aspettarsi da chi, quando amministrava, è stato incapace di introdurre elementi innovativi nella gestione del servizio?”. Sempre fedeli al concetto della supremazia intellettuale della sinistra sugli avversari, ma in questo caso forse Riggi, tanto precisino e pieno di se, che qualcuno dei suoi supporter definisce come “orologio svizzero”, e compagni forse ignorano (e questo sarebbe grave) che intervenire su un appalto in vigore e sottoscritto dalle parti (Econord e giunta Manini luglio 2006) era praticamente impossibile a meno di fatti gravi ed imprevisti. Quindi pura strumentalizzazione o caccia alle streghe, cercando di fuorviare il discorso attribuendo, una volta in più, responsabilità evidentemente non di competenza. …. E stendiamo un velo pietoso sul tema BOLLETTE SBAGLIATE!!!!

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Pubblicato il 23 Maggio 2017
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