Scuole, trasparenza e cimiteri, Pietro Agostinelli gioca all’attacco

Il consigliere del Min in una conferenza stampa elenca ciò che non va dell’amministrazione Pellicini, e non lesina affondi: «Maggioranza divisa e finita politicamente»

Avarie

«C’è qualcosa che un consigliere comunale sull’attività municipale non deve conoscere?».

Pietro Agostinelli, consigliere di minoranza,  in una conferenza stampa tenutasi in Comune a Luino,  di cui diamo notizia grazie a una nota successiva inviata alla stampa, mette nero su bianco ciò che in diversi consigli comunali ha espresso verbalmente: la frequente mancanza di risposte dell’amministrazione comunale in merito alle diverse interrogazioni di volta in volta presentate. Comincia così il suo affondo all’amministrazione Pellicini, dove si parla anche di ostruzionismo nei suoi confronti: «Io non credo ci siano segreti in tal senso – continua Agostinelli – . Ma questo lo domando all’amministrazione tramite la stampa, magari ci vuole meno tempo ad avere risposte da parte del sindaco Andrea Pellicini. Reputo, come ho già detto in passato, che ci siano stati atteggiamenti che ben si possono configurare come ostruzionismo alla mia attività. Lo ha ammesso lo stesso sindaco, è agli atti, quando ha detto in consiglio comunale che riceve anche lui i documenti in ritardo dagli uffici, quindi se li riceve in ritardo lui che è il capo dell’amministrazione, figuratevi un consigliere di minoranza. Io lo chiedo a voi, per lo meno a quelli che vengono sempre ai consigli comunali, ma vi sembra che dico sciocchezze? Da quanto tempo ascoltate me dire in pubblico “caro sindaco qui non mi forniscono i documenti e non mi danno risposte”. Se fossero sciocchezze forse qualcuno avrebbe già preso provvedimenti invece non è possibile farlo perché quando parlo è perché ho carte». (nella foto, Pietro Agostinelli in uno degli ultimi consigli comunali)

C’è poi spazio per la critica politica in merito agli equilibri interni alla maggioranza: «Ritengo che questa amministrazione politicamente ormai divisa sotto gli occhi di tutti, che ha timore che una mozione sui frontalieri fotografi bene questa situazione, ha davvero i giorni contati. Potrà arrivare alla sua fine naturale, forse, dico forse, ma la sua fine politica secondo me è già avvenuta. In questo palazzo, come ho già avuto modo di dire, si parla molto di quello che accade”. A me stesso si sono avvicinate persone della maggioranza raccontando di uno stato di confusione politica ormai diffuso».
Ma il piatto forte del vulcanico consigliere sono due questioni specifiche: cimitero e scuole. 

«Sapete per esempio che al cimitero di Luino, dove lo scorso anno sono stati riesumati in fretta i resti delle persone da alcune aree del cimitero, esiste una stanza ormai piena di cassette che giacciono lì senza che nessuno se ne prenda cura, senza dare a loro una degna sepoltura? Sapete che ci sono persone che sono andate in Comune a chiedere quando potranno pregare sui propri morti vicino ad una lapide senza dover chiamare uno che gli cerca una casetta di resti dentro una stanza insieme alle altre cassette con sopra una nome ed una foto consumata per dire un rosario? Ma il sindaco queste cose le sa? Alle volte mi vien da pensare che il cimitero ha la sola sfortuna di non essere sul lungolago. Perché come giornalisti non chiedete alla fine di questa conferenza al sindaco di poter entrare dentro quella stanza con le cassette messe lì in qualche modo? Ma se fosse un vostro caro, voi cosa fareste? Il decoro per chi non c’è più e si trova dentro una cassetta di ferro dentro una stanza di un cimitero, il rispetto che dobbiamo dare ai parenti viene prima di tutto. Su queste cose mi arrabbio molto. Sapete cosa deve fare chi vuole pregare su quei resti? Deve chiamare un addetto che va ad aprire la porta. Gli trova i resti del suo parente in mezzo alle altre, lo mette sopra un tavolino, aspetta qualche minuto fuori per poi far uscire il parente e richiudere. Nemmeno un fiore ai propri cari, un gesto così naturale che fa stare se non bene almeno meglio colui che va dentro un cimitero».

«Che dire delle scuole? – prosegue Agostinelli – Nei giorni scorsi sono intervenuto sui continui furti alle elementari. Quello che ho saputo io, circa l’allarme disattivato, circa quelle che la stessa Scuola giudica incombenze del Comune non assolte, era il segreto di pulcinella. Io capisco che ora l’attenzione sia tutta per il lungolago con il Verbania, con la nuova piazza Libertà ma non posso non domandarmi come si fa a non prestare attenzione alla categoria meno protetta, i bambini. Se non era per la mia interrogazione le porte esterne non sarebbero state cambiate con tanta velocità, questo lo ammise lo stesso Pellicini in consiglio comunale. In quella scuola le porte erano da cambiare perché pericolanti, perché, a detta degli stessi insegnati potevano cadere sulla testa dei bambini. Parliamo di portoni pesanti. Io avvisai il sindaco in persona tramite una mail che conservo, dicendo che avrei dato un po’ di giorni poi sarei stato costretto a chiamare i Vigili del fuoco perché quelle porte erano un rischio per la salute dei bimbi. Da quel momento in poi si attivò la macchina per il cambio delle porte ma sapete a quando risaliva la richiesta della Scuola al Comune? La scuola scrisse nell’aprile del 2016 dicendo espressamente che le porte erano pericolose per i bambini. Vennero cambiate ad ottobre. Sei mesi dopo. Non mi si dica che era questione di appalti perché quando in questo palazzo si vogliono velocizzare le cose e davvero possibile farlo. Ad ogni modo io parlai con i dirigenti scolastici che in effetti mi dissero che erano in attesa di risposte da qualche mese. E se fosse accaduto qualcosa a quei bambini? Ma non si poteva utilizzare il periodo di ferie estive per fare una bella manutenzione alla scuola? Ora ci sono ancora porte che attendono di essere cambiate, fatiscenti anche queste. C’è un antifurto che è stato riattivato solo dopo l’ennesimo furto, nonostante le richieste di intervento della scuola. Vogliamo poi toccare l’aspetto della fognatura? Chiedete ai tecnici se la fognatura è collettata con la rete cittadina oppure dove scarica».

Il consigliere Agostinelli è famoso per la sua ampia documentazione in merito a tanti problemi che riguardano la città, dalle piccole manutenzioni all’esecuzione anche delle opere più importanti. Per questo lancia l’invito alla stampa, con un pizzico di fair play nei riguardi del sindaco: «Se per voi va bene io faccio un elenco e facciamo mezza giornata insieme qui a Luino, vi faccio fare un tour e vi prometto di farvi vedere anche cose belle che ha fatto il sindaco Pellicini perché gli riconosco, a lui, un certo lavoro fatto»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2017
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