Terre-moto tour, una festa e un viaggio per i paesi terremotati

Cinque amici e la voglia di aiutare i giovani delle zone del sisma: si sono inventati una giornata di festa ricca di proposte, domenica prossima

Generiche
Da Oggiona con Santo Stefano parte una Vespa carica di solidarietà per i paesi terremotati. O meglio: partirà ad agosto, mentre questa domenica parte – con una giornata di festa al Rifugio Carabelli – la gara di solidarietà.
L’iniziativa si chiama “Terre-moto tour”. Una bella scommessa nata da cinque amici, «cinque privati, senza un’associazione alle spalle, senza etichette politiche», spiega Andrea Luoni, al fianco di Fabio Caimi, Marco D’Amore, Pino De Pinto, Nunzio Samperi.
«È nato tutto in due mesi. Io e Fabio siamo appassionati di Vespe: sei mesi fa ci siamo messi in testa di fare un viaggio fino alle zone terremotate, per vedere la situazione eliminando i filtri della televisione. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: perché scendere a mani vuote? Ci siamo così avvicinati a Rinascita Cuore Giovane. È una cassa di Legambiente Italia, che vuole intervenire per far ripartire l’economia, finanziando con le donazioni aziende di conduzione giovanile che sono in crisi a causa del terremoto. E anche noi abbiamo deciso di metterci insieme, di fare una festa per raccogliere i fondi che confluiranno nel progetto di Legambiente» (l’associazione del cigno verde ha dato il patrocinio, così come il C0mune di Oggiona con Santo Stefano).

Detto, fatto. Si fa per dire: perchè dall’idea di una “semplice” festa si è poi arrivati a costruire una domenica che mette insieme tantissime attività: «Abbiamo messo insieme vari sponsor e preso contatti con le attività locali» spiegano Nunzio Samperi e Marco D’Amore, che si sono occupati di questo aspetto. «Veramente tante persone hanno risposto all’appello. Nel momento in cui ci si mette la faccia, le persone rispondono bene».

Ed ecco quindi nascere una grande festa, fissata per domenica 28 maggio, dalle 12 a mezzanotte, all’area feste Rifugio Carabelli (via Bonicalza, Oggiona con Santo Stefano, nel bosco fresco). Ingredienti? Prima di tutto la cucina: «L’associazione La Cadrega di Castelseprio curerà la cucina: ringraziamo Luca e tutti gli straordinari ragazzi che si sono messi a disposizione» (immancabile, oltre ai piatti da festa, la Amatriciana). C’è la musica: dalle 17.30 musica con RadioLiga, poi i Versante Litfiba, all’orario dell’aperitivo un dj set con Dj Vibe e Blonde Dj, infine la chiusura dopo cena con Zero Alibi, cover Band di Vasco Rossi  Nel corso della giornata di sarà una esibizione statica e una parata storica del gruppo di veicoli militari CVMS, delle esibizioni di Nippo Kempo con Kokoro Dai di Cairate e Savayama di Tradate; la Banda del sogno perduto offrirà una esibizione di giocolieria (al pomeriggio) e uno spettacolo steampunk con il fuoco (alla sera). Fabio Goldaniga, costruttore di strumenti musicali aborigeni, offrirà una esibizione in  musica.
«Ringraziamo gli alpini che ci hanno dato grande disponibilità, nonché l’Union Villa Cassano nella persona di Gigi Buraschi, che ci ha concesso campo per le attività pomeridiane con i bambini».

L’incasso della manifestazione confluirà nella donazione, aggiungendosi a quelle che si potranno fare con bonifico, «indicando la causale Terre-moto tour»(conto corrente bancario intestato a Legambiente Onlus c/o Banca Etica
IBAN IT79P0501803200000000511440). «Legambiente ci informerà poi sul valore complessivo della nostra donazione e sull’indirizzo dei fondi». Tra le modalità di finanziamento anche le magliette disegnate ad hoc per l’evento, «stampate da SeriBusto che le venderà anche online rinunciando al suo margine a favore della donazione» spiega Pino De Pinto che si è occuparo della comuniazione e della promozione del progetto.

E la spedizione nelle zone terremotate? Si terrà due mesi dopo e sarà aperta a tutti: «Il 13 agosto partiremo da qui e in 600 km arriveremo a Norcia portando simbolicamente l’assegno della donazione. La beneficienza in questo caso non ha un nome, una sigla: chiunque voglia partire con noi, con qualsiasi mezzo, può presentarsi davanti al Rifugio Carabelli. E chiunque può aggiungersi anche lungo la strada».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 23 Maggio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.