Trasferimento della primaria Addolorata: genitori e suore colti di sorpresa

Motivi economici alla base della scelta della giunta di spostare gli alunni di via Luini nella Mazzini. I genitori si lamentano: " Nessun confronto". Riunione d'urgenza in vista dell'incontro con il sindaco

primaria addolorata varese

La notizia è arrivata via “whatsapp” sabato scorso. Un tam tam partito dai rappresentanti a cui era appena stato comunicato: da settembre la primaria Addolorata di via Bernardino Luini chiude i battenti per trasferirsi in via Como, nello stabile che ospita la Mazzini.

Questa mattina, lunedì 15 maggio, la decisione è stata formalizzata con una email firmata dal Sindaco Galimberti indirizzata a tutti i genitori degli alunni, un centinaio circa: « Questa scelta, che è resa necessaria da un quadro normativo nazionale fortemente restrittivo nei confronti delle spese di locazione sostenute dalla Pubblica Amministrazione, ci rammarica molto, ma diventa ineludibile per la presenza nelle adiacenze di Via Bernardino Luini di numerose scuole, di proprietà comunale, con ampia disponibilità di spazi».

Da settembre, quindi, i bambini dovranno cambiare sede. Ma non solo: « Non si tratta solo di aule – spiega una madre – all’Addolorata abbiamo un servizio decisamente soddisfacente. Ci sono le suore che offrono pre e dopo scuola, la mensa. Un giardino dove giocano e fanno sport. Un ambiente raccolto e sereno. Si è instaurato un ottimo rapporto: portarli via non è così semplice».

L’affetto e l’amicizia, inoltre, non sono le uniche ragioni. C’è un motivo organizzativo ben più importante: il dopo scuola offerto dalle suore arriva sino alle 19, un orario impossibile da trovare in tutti gli altri istituti.

« Anche per noi è stato un fulmine a ciel sereno – spiega la priora Madre Roberta – Ma cosa possiamo fare? Non possiamo obbligarli a rimanere. Ora dobbiamo capire cosa fare di tutto questo stabile: abbiamo già alcune richieste, ma vogliamo decidere con calma, capire cosa succederà».

Intanto i genitori non si danno per vinti: questa sera alle 20.30 si ritroveranno nella loro scuola di via Bernardino Luini per vedersi, contarsi e, soprattutto, decidere una linea comune in vista di mercoledì prossimo, 17 maggio, quando incontreranno il Sindaco Davide Galimberti che verrà a parlar loro alla Mazzini.

Il primo cittadino dovrà spiegare che la decisione servirà a risparmiare 48.000 euro che annualmente Palazzo Estense versa alle suore per occupare uno stabile, mentre ha nelle sue disponibilità vari spazi vuoti destinati alla funzione scolastica. Come, appunto, nella vicina Mazzini, una scuola grande che da tempo ha perso alunni e conta varie aule vuote. Il Sindaco dovrà anche spiegare cosa significa la frase riportata nell’email inviata: «Il Comune di Varese assicurerà ai vostri figli tutti i servizi fino ad oggi garantiti dalle Suore della Riparazione: prescuola, doposcuola e mensa, impegnandosi inoltre ad effettuare tutti gli interventi migliorativi necessari ad una ottimale fruizione degli spazi della Scuola Mazzini».

E mentre si prepara il trasloco e le suore studiano gli sviluppi futuri, nulla pare cambiare per la mensa dei poveri che proseguirà nel suo servizio: « Continueremo a dare ciò che abbiamo. Finché avremo sostenitori e donazioni continueremo»

di
Pubblicato il 15 Maggio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. apetraccone
    Scritto da apetraccone

    Non conosco bene la situazione dell’Istituto, ma si sa che il ricambio generazionale delle suore è in forte calo oramai da decenni e quindi si è solo rimandato il problema ai prossimi anni. E comunque il Comune deve fare quadrare i conti e cercare soluzioni più economiche. Quindi a presto su questo argomento.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.