Trenta profughi in arrivo a Cardano al Campo: li gestirà Exodus

La notizia è stata ufficializzata nella mattinata di sabato 20 maggio dal primo cittadino Angelo Bellora, dal gestore dell’accoglienza e dai rappresentanti delle opposizioni

Varie

Trenta richiedenti asilo arriveranno a Cardano al Campo. La notizia è stata ufficializzata nella mattinata di sabato 20 maggio dal primo cittadino Angelo Bellora, affiancato dalla sua giunta e dalla sua maggioranza, dal gestore dell’accoglienza (Exodus, rappresentata da Roberto Sartori), ma anche dai rappresentanti delle opposizioni (i capigruppo di Cardano Rinasce Giacomo Iametti, Cardano in Comune Laura Clerici, mentre era assente per lavoro il Movimento 5 Stelle).

«Da Cardano vuole partire un messaggio positivo di condivisione – spiega Bellora -. Abbiamo voluto governare una situazione complessa e problematica, senza subirla. Così abbiamo aperto un dialogo con la Prefettura e con Exodus, per arrivare ad un risultato condiviso. Non sarà solo ospitalità, ma sarà un progetto di integrazione vera, di coinvolgimento: i ragazzi che arriveranno faranno corsi di italiano, ma verranno anche coinvolti dalle associazioni cittadine, dalle società sportive, alle realtà del terzo settore. Mi piacerebbe che vivessero Cardano, che fossero visibili e accettati. Sicuramente porteremo anche qui il progetto di lavoro di pubblica utilità che Exodus sta mettendo in pratica in altre realtà. Sappiamo benissimo che ci potrebbero essere problemi, ma siamo anche consci che il gestore del servizio sa come affrontarli. E soprattutto siamo convinti che facendo in questo modo potremmo prepararci e preparare la cittadinanza all’arrivo dei richiedenti asilo».

A Cardano, secondo le quote stabilite dal decreto Minniti, dovrebbero toccare una quarantina di persone. Ci sono già sei donne arrivate lo scorso autunno, per cui il numero preventivato per il futuro è di circa trenta persone, che saranno divise in due stabili ancora da “ufficializzare”: «Exodus, anche su impulso delle opposizioni, farà un periodo di “educazione” alla popolazione, per prepararla all’arrivo degli stranieri – spiega Bellora -. Un’idea che mi sembra positiva: per questo non vogliamo dire ora dove saranno sistemati, ma aspettiamo il momento giusto». L’arrivo è preventivato per metà giugno circa.

In questo periodo le polemiche sull’accoglienza sono all’ordine del giorno, tra sindaci che si fanno promotori di progetti di partecipazione e altri che fanno muro e si rifiutano di ospitare anche un solo richiedente asilo: «Non credo abbia molto senso mettere i piedi muri o scontri tra istituzioni – conclude Bellora -. Ai miei colleghi sindaci dico: proviamo a pianificare, non subiamo le decisioni dall’altro per poi lamentarci dopo, muoviamoci prima. Noi abbiamo fatto così. Lo scorso autunno le donne che oggi sono ospitate a Cardano sono “piombate” qui dalla sera alla mattina, senza possibilità di preparazione o condivisione di un percorso. Abbiamo voluto dire la nostra collaborando con Prefetto, Exodus e amministrazione comunale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2017
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