Ascom sull’ordinanza anti vetro: “Il Comune penalizza i bar”

I commercianti contestano la decisione di non modificare ulteriormente l’ordinanza che impedisce la somministrazione in vetro e lattine all’aperto in alcuni esercizi

Avarie

Dopo l’ordinanza, la sua riformulazione e il botta e risposta fra commercianti e Comune, Ascom Luino interviene in maniera decisa sulla scelta dell’amministrazione di non tornare sui suoi passi e rimodulare le regole per la somministrazione di bevande in vetro e lattina per alcuni esercizi pubblici (i ristoranti possono dare bottiglie di vetro a chi siede all’esterno nelle aree in concessione, tutte le altre tipologie di esercizi, no). Pubblichiamo di seguito la nota di Ascom Luino. (ac)

Con rammarico, e disappunto, Ascom Luino prende atto della decisione del Comune di Luino di non modificare ulteriormente la delibera che vieta, a bar e attività similari, di somministrare bevande in contenitori di vetro o latta nei tavolini su suolo pubblico: lo ha reso noto il Municipio luinese con un comunicato stampa diramato nel pomeriggio di oggi.

Ascom Luino, in questa come in altre occasioni ha dimostrato un approccio collaborativo, senza fare polemiche, come invece troviamo scritto, polemicamente, nel comunicato del Comune. Ascom Luino non è stata interpellata preventivamente, né tantomeno informata, come sarebbe stato logico e opportuno in un’ottica di ‘apporto positivo e costruttivo con dialogo costante’, per citare di nuovo il comunicato.

Con le nostre lettere del 19 e 21 giugno abbiamo fatto presente al Comune le nostre perplessità per un provvedimento di cui non capiamo le finalità di sicurezza pubblica: a questo proposito lasciano perplessi i riferimenti, nel citato comunicato, a città come Torino, Manchester, Milano e Roma, visto che sono metropoli decisamente più popolose, e con maggiori problemi di sicurezza, rispetto a Luino (14.200 abitanti).

Inoltre non ci risulta che la citata circolare del Prefetto Gabrielli obblighi i Comuni a vietare l’utilizzo di contenitori in vetro nelle aree su suolo pubblico: è questa una scelta dell’Amministrazione comunale luinese. Tanto più che il divieto è stato previsto per i bar, ma non per i ristoranti, a dimostrazione che queste pressanti problematiche di sicurezza, non sono poi così pressanti.

Ascom Luino è certamente sensibile ai problemi della sicurezza pubblica, ma ribadisce quanto già dichiarato nelle due lettere inviate al Comune. Ancora una volta ribadiamo che nulla abbiamo da obiettare se il divieto fosse stato previsto in giorni particolari, legati a manifestazioni che determinano un ingente afflusso di pubblico; quello che riteniamo assolutamente sbagliato è la sua applicazione quotidiana, tutti i giorni, in una piccola città come Luino.
Lascia ulteriormente perplessi poi, nel comunicato comunale, il riferimento al “grande afflusso per la settimana dedicata alla presenza in parrocchia della Madonna Pellegrina di Fatima. Le cifre parlano di 10 mila visitatori”: è lecito dubitare che i pellegrini possano mettere a repentaglio l’incolumità pubblica consumando una bevanda al bar (al tavolino su suolo pubblico), con bottiglia e bicchiere di vetro.

La nostra Associazione ha cercato il dialogo e la condivisione, ma il Comune, forse troppo frettolosamente, ha ritenuto di non approfondire le nostre legittime e motivate osservazioni.
Detto questo Ascom Luino porterà avanti le proprie istanze, perché Luino, città turistica, non può permettersi un’ordinanza che, negli aspetti contestati da Ascom, ottiene l’unico risultato di penalizzare una categoria (bar e similari), proprio nel periodo estivo, senza reali risvolti pratici sul piano della sicurezza pubblica.
Oltre al danno la beffa, visto che gli esercenti pagano, e non poco, il plateatico per le aree su suolo pubblico.

LE LETTERE DI ASCOM E LE ORDINANZE DEL COMUNE

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Giugno 2017
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