Dal circo ho imparato a costruire case risparmiando tempo e soldi

Dopo Verona e Venezia, la metodologia di costruzione CQ costruire in qualità arriva anche nella Città Giardino. Risparmio sicuro e tempi accettabili. Franzosi (Ance): «È un cambio culturale che supera l'individualismo dell'imprenditore italiano»

ANCE varese generica

Se l’imprenditore al quale avete commissionato la costruzione o la ristrutturazione della vostra casa, a lavoro ultimato, vi dicesse che il prezzo finale è inferiore del 15% rispetto a quello preventivato, cerchereste di capire subito dove sta la fregatura. Nel caso in cui non la troviate, la fregatura, provate a chiedergli se ha adottato la metodologia CQ – costruire in qualità. Dietro questa sigla c’è un coordinamento di processo in cui la formazione, la condivisione delle conoscenze e il confronto tra i vari soggetti della filiera dalla fase di progettazione fino alla consegna dell’immobile, permettono di risparmiare tempo e soldi. In termini più semplici si può spiegare così: si può lavorare molto meglio se si organizza una valida squadra integrata sia sulla parte progettuale che realizzativa.

DARE UN ORDINE ALLA CONFUSIONE DELL’INTERA FILIERA
La metodologia CQ è nata da un’intuizione di Giuseppe Mosconi, costruttore veronese di 53 anni di cui la gran parte passata nei cantieri a risolvere i «casini», come li chiama lui. «Nel settore dell’edilizia c’è uno scollamento totale tra i vari livelli – spiega Mosconi – e l’intuizione di lavorare sulla riorganizzazione delle filiera in termini di efficienza ed efficacia l’ho avuta guardando il direttore del circo di Verona che in 15 ore era capace di montare una struttura complessa senza intoppi grazie al fatto che tutto funzionava. Se lo avesse fatto un costruttore ci avrebbe messo 15 giorni».

I soldi che prima venivano bruciati in nome della disorganizzazione, con la nuova metodologia vengono risparmiati. «Pensate ai costi di un direttore dei lavori  – continua Mosconi – che deve presidiare a ogni ora i cantieri per controllare». E quando si dice a una persona che la sua casa a conti fatti costa 45mila euro in meno rispetto al preventivo di partenza, è facile immaginare l’effetto virale che quella buona novella può avere. Il risultato è che in provincia di Verona sono ormai oltre 700 le imprese che hanno scelto il percorso CQ.

CQ DOPO VERONA E VENEZIA SBARCA A VARESE
«Come imprenditore edìle ero alla ricerca di un percorso e non di un corso. E quando mi sono imbattuto nel progetto CQ per edifici di qualità dell’Ance di Verona ho trovato le risposte che cercavo». Giuseppe Bombelli  è il titolare di una piccola impresa di costruzioni a Venegono Superiore e come tanti suoi colleghi nel momento della ripresa del mercato ha dovuto ripensare al proprio modo di fare impresa.  La sua testimonianza all’incontro “CQ- Costruire in Qualità”, organizzato da Ance Varese in collaborazione con gli ordini, i collegi professionali e Confartigianato Imprese Varese, è stata molto importante perché questa metodologia di lavoro, adottata dai costruttori di Verona e Venezia, potrebbe prendere piede anche nella nostra provincia.

L’ECONOMIA SI ORGANIZZA NONOSTANTE IL CONTESTO
Juri
Franzosi, direttore di Ance (Associazione nazionale costruttori edìli) Varese, e Monica Baj, responsabile area business di Confartigianato Imprese di Varese, concordano che il metodo CQ è una rete di imprese di tipo informale che si organizza non per volere del legislatore, ma per la volontà dei singoli imprenditori che intravedono in quel percorso un nuovo modo per stare sul mercato. Si tratta di un passaggio culturale importante perché richiede il superamento del tipico individualismo del piccolo imprenditore italiano, che decide di fare  un investimento sulla propria riqualificazione. «Noi siamo andati a Verona con Bombelli – spiega Juri Franzosi  – che per fare tutto il percorso CQ ha messo a disposizione almeno dieci giornate lavorative, una grande quantità di tempo. Il risultato è un imprenditore rinato». Il direttore di Ance Varese aggiunge con coraggio un altro pezzo di analisi: «Non ci manca nulla, non mancano i soldi e tantomeno le competenze, mancano invece le motivazioni personali, spesso frenate proprio da chi come noi lavora nelle strutture e nelle istituzioni. Occorre invece liberarle e alimentarle ed è per questo che anche io farò una parte del percorso CQ»

NOI NON VENDIAMO NIENTE E NON LAVORIAMO GRATIS
Ma qual è la vera motivazione che ha animato e anima Mosconi? «Io vivo la vita associativa nella convinzione che tenere per me il mio sapere non è di aiuto a nessuno – spiega il costruttore -.  Il compito dell’associazione di categoria è trovare quelle risorse per metterle a disposizione del sistema delle imprese anche con aziende disponibili a fare da sponsor».

Il percorso CQ costa all’associazione costruttori 75mila euro, 1.400 al singolo imprenditore. Il giudizio di Confartigianato, che ha aderito a questa giornata di presentazione, è più che positivo. «Dopo i matching  tra imprese organizzati a Malpensafiere – ha concluso Monica Baj – è necessario continuare a lavorare per “rinsaldare” la filiera del comparto casa per superare il tipico individualismo degli imprenditori e riqualificare le stesse imprese. Questo percorso è convincente».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 14 Giugno 2017
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