Il festone estivo fa troppo rumore. “Non vogliamo che chiuda, ma ci vengano incontro”

Residenti ancora sul piede di guerra a Cassano, per l'impatto del Summer Festival gallaratese. Il sindaco: "Monitoriamo situazione, lunedì incontro con i gestori"

Cassano Magnago generica

«Cerchiamo una soluzione che permetta a loro di divertirsi e lavorare, a noi di riposare». Maurizio Toniato sintetizza così la richiesta che viene dai residenti di Cassano Magnago, che da un paio di settimane sono sul piede di guerra per l’impatto sonoro di una grande festa estiva, il Summer Festival ospitato a Gallarate (foto dalla pagina Facebook, qui).

La partita si gioca sul “confine” tra le due città: il festival – che è partito a inizio giugno e durerà fino a settembre – è ospitato in una zona industriale, quella di Sciarè di Gallarate. E se da questo versante non sono molte le famiglie costrette a convivere con l’evento («si sente eccome» dicono però alcuni artigiani che abitano nell’area industriale), il problema invece si presenta – eccome – su Cassano. E riguarda decine se non centinaia di famiglie. «Il problema è che le casse sono orientate verso Cassano, quindi musica e urla al microfono ce le prendiamo tutte noi» spiega una residente della zona di via Bonicalza, non la più vicina – in linea d’aria – alla festa.

I residenti hanno incontrato il sindaco (di Cassano) Nicola Poliseno nella mattina di giovedì 29 giugno. «Le segnalazioni sono arrivate subito e le abbiamo seguite, ovvio che dovevamo capire quanto era esteso il problema» ha premesso il primo cittadino cassanese. Poliseno ha ricordato che gli organizzatori del Summer Festival si sono mossi secondo le regole, presentando il necessario piano acustico, esaminato – tra gli altri aspetti – dalla Commissione provinciale Pubblici spettacoli (che aveva anche rinviato di qualche giorno l’apertura della maxifesta). Una serie di disposizioni messe nero su bianco, che ovviamente poi devono fare i conti con la realtà: «Quando inizia la festa, è compito degli enti è verificare» ha spiegato ancora Poliseno «tanto è vero che a fronte di un periodo di attività di tre mesi anche la Commissione raccomanda l’attività di controllo».

E come sta andando? «Mi sembra che quel che dicono i documenti non sia la realtà» ha continuato Poliseno. «È emerso ormai chiaramente che che lo studio tenga conto di Cassano solo per quanto riguarda la zona industriale, la parte al di qua della autostrada, e non delle case che ci sono al di là dell’A8». Gli fa eco anche Lino Santinello, uno dei residenti coinvolti, ex consigliere comunale che si è mosso facendo anche un accesso agli atti a Gallarate: «Nello studio non è stata presa minimamente in considerazione a Cassano».

Cassano Magnago generica
il sindaco Poliseno durante l’incontro con i residenti

I cassanesi che si lamentano vengono da diverse zone. «Io sento il rumore come se fossi lì, le singole parole dette al microfono» dice una residente della zona più vicina alla festa  «Io sono a un chilometro, abito al Boschirolo, mi arriva dritta in casa» aggiunge Walter Nucera, un altro dei cittadini presentatisi in Comune. «Sono anche una persona a cui piace ballare, ma non si può impedire alla gente di riposare per tre mesi». Le segnalazioni vengono anche da zone più lontane, specie dai piani alti, dove l’onda sonora arriva senza incontrare troppi ostacoli: «Mia madre al piano terra non sente quasi nulla, da noi ai piani alti si sente eccome». Ovviamente tenuto conto anche delle temperature estive che obbligano molti a dormire con le finestre aperte.

Insomma: un po’ l’eterno scontro tra chi vuol far tardi e chi il giorno dopo deve andare al lavoro o deve badare alla famiglia. Anche se i cassanesi assicurano: «Noi non vogliamo che chiuda. Vogliamo solo un livello adeguato di rumore, che sia sopportabile»

Come si va avanti? Ovviamente i gestori del Summer Festival – che avevano assicurato attenzione per il vicinato – hanno il diritto di “difendersi” e di far valere le proprie ragioni (va ricordato che è anche un’attività economica in cui lavorano molte persone e che i gestori devono versare 110mila euro al Comune di Gallarate per l’evento straordinario). «Li incontrerò domattina» dice il sindaco. «Lunedì è già programmato invece un incontro in Comune a Gallarate con i tecnici che hanno esaminato le pratiche».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 29 Giugno 2017
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