Moses, il richiedente asilo che aiuta i bimbi ad attraversare

I bambini della scuola primaria, accompagnati da papà, mamme o nonni, tutti i venerdì incontrano Moses, che negli orari di entrata ed uscita della scuola aiuta gli alunni ad attraversare la strada

pedibus scuola a piedi

A Maccagno, i bambini della scuola primaria, accompagnati da papà, mamme o nonni, tutti i venerdì incontrano Moses, che negli orari di entrata ed uscita della scuola, li aiuta ad attraversare in condizioni di sicurezza le strisce pedonali.

Svolge il suo compito insieme a vari gruppi di volontari, gestiti dalla Polizia locale, comandata da Andrea Casale. Preciso negli orari, attento e cordiale nello svolgere il suo lavoro, è stato subito apprezzato. In un primo momento, gli adulti lo hanno guardato un po’ stupiti e disorientati, ma per i bambini è diventato subito un amico: si salutano, si sorridono e scambiano insieme qualche parola.

Chi è Moses? E’ un giovane ragazzo nigeriano, giunto in Italia da ormai un anno. E’ stato accolto a Caravate dalla Cooperativa Agrisol, braccio operativo della Caritas diocesana comasca. Caravate, luogo di rispetto per gli ospiti e i loro tempi, è il punto di approdo per tanti migranti che arrivano dai paesi più disparati: qui trovano una prima accoglienza, una formazione basilare di conoscenza della cultura del nostro paese, una educazione alle regole del nostro vivere civile e cominciano ad imparare la lingua italiana. Moses la sta imparando bene: ha passato con successo, infatti, l’esame di A1, un primo passo per raggiungere un’autonomia comunicativa.

Non esiste un migrante che assomigli a un altro migrante: la storia di ognuno è unica, le motivazioni per cui è partito, i modi con cui si è svolto il viaggio sono sempre totalmente diversi. Quando li vediamo sbarcare, sembrano una massa anonima, invece, sono individui, sono volti. Così, conoscendolo, scopriamo che Moses è un ragazzo positivo, tranquillo, pacato, educato e attento agli altri. Dopo pochi mesi di permanenza a Caravate, dove ha già svolto lavori socialmente utili per il Comune di Laveno, è stato in grado di raggiungere l’autonomia necessaria per vivere con altri compagni in appartamento. Nel novembre 2016 è stato così trasferito a Maccagno, comune che da tempo è aperto ai migranti. Il suo sindaco, Fabio Passera, infatti, è da sempre in prima linea nel progetto per diffondere la politica dell’accoglienza diffusa tra i vari comuni della provincia di Varese.

Considerate le doti umane di Moses, in una riunione tra il sindaco, la maestra Luisa e il responsabile Agrisol Matteo, si è deciso, dunque, di inserirlo come bidello volontario nella Scuola Primaria di Maccagno, anche perché è forte di una esperienza in Nigeria in ambito scolastico.

Moses, pur mantenendo il suo lavoro socialmente utile di aiutare ad attraversare le strisce pedonali, lavora in orario scolastico, dal lunedì al venerdì, per rinsaldare il suo legame con i bambini. Facendo con lui il giro della scuola per fargli conoscere gli ambienti e iniziare a spiegargli il lavoro, i bambini lo hanno subito riconosciuto, perché con la sua positività e il suo modo di essere è riuscito a stabilire con loro un legame di simpatia. Peccato che le scuole stiano per finire, ma ritornerà a fare il bidello senz’altro con l’inizio del prossimo anno scolastico. In questo modo la vita di Moses sta riprendendo colore e speranza. Il suo operare come volontario nella comunità di Maccagno è un piccolo grande mezzo per lui per inserirsi all’interno del territorio e della comunità, che nel contempo può prendere linfa dalla valorizzazione dalle sue potenzialità, scoprendo che anche nell’altro abbiamo sempre qualcosa da imparare.

Non dimentichiamo le parole di Papa Francesco: “Abbiamo bisogno di comunicare, di scoprire le ricchezze di ognuno, di valorizzare ciò che ci unisce e di guardare alle differenze come possibilità di crescita nel rispetto di tutti”.

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Pubblicato il 28 Giugno 2017
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