Omicidio Cislago, il sindaco: “Non siamo un’isola felice”

Il primo cittadino Gianluigi Cartabia sottolinea la nvecessità di aumentare il controllo del territorio

carabinieri controlli posto di blocco notte generica

Dolore per la perdita di una giovane vita, ma anche la necessità di aumentare l’impegno sul fronte della sicurezza di Cislago. Questo è il commento del sindaco Gianluigi Cartabia all’omicidio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì e costato la vita ad un 25enne tunisino. Lo straniero senza fissa dimora e permesso di soggiorno è stato raggiunto da una coltellata alla gola al termine di una lite e malgrado il tempestivo intervento dei soccorsi è morto appena arrivato all’ospedale.

«Quando si spegne una vita in modo così drammatico è sempre uno shock a prescindere dalla nazionalità. Soprattutto quando il defunto è così giovani non si può che essere umanamente addolorati» dice il primo cittadino.

Che passa poi all’aspetto politico: «Bisogna però anche prendere atto che Cislago non è quell’isola felice che ci hanno per anni dipinto le passate Amministrazioni. Condividiamo gli stessi problemi del resto dell’hinterland. C’è bisogno di un monitoraggio costante del territorio e, oltre all’attività dei carabinieri, la nuova videosorveglianza (per cui abbiamo già dato incarico a un professionista) servirà proprio a questo».

Pubblicato il 27 Giugno 2017
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