Personale aggredito in pronto soccorso. Gli infermieri: “Basta”

L'episodio è avvenuto nella serata di martedì. Un uomo, in evidente stato confusionale, ha creato disordini ed è stato arginato dalla guardia giurata. Duro il comunicato del Collegio Ipasvi

Emergenza pronto soccorso gennaio 2015

Nottata movimentata per il personale del pronto soccorso di Varese. Martedì sera, 20 giugno, attorno alle 22.30, è arrivato, trasportato in ambulanza, un uomo in stato di incoscienza, probabilmente a causa dell’alcol. Risvegliatosi all’improvviso, ha dato in escandescenze aggredendo verbalmente il personale medico e infermieristico presente. L’intervento della guardia giurata in servizio all’ospedale ha permesso di contenere gli eccessi del paziente che, in evidente stato di agitazione, ha proseguito nel suo comportamento aggressivo. Visto il perdurare della situazione, sono stati chiamati i carabinieri.

Nemmeno l’arrivo del figlio, giunto in PS, è riuscito a tranquillizzare il genitore che, anzi, lo ha aggredito scatenando una zuffa. Poco dopo la mezzanotte l’uomo se n’è andato spontaneamente.

L’episodio ha riacceso i riflettori sul PS il cui personale è esposto a potenziali pericoli proprio per la funzione di servizio aperto per le emergenze.

Per questo, il Collegio Ipasvi di Varese ha deciso di mandare un messaggio preciso: « Il collegio Ipasvi  – si legge nella nota – si costituirà come parte civile nei contenziosi che vedranno coinvolti i propri iscritti nei casi di violenza e/o aggressione fisica o verbale, anche attraverso i mass media. Gli infermieri hanno il dovere deontologico e legale di agire con professionalità e competenza all’interno della relazione di aiuto, hanno il diritto di essere riconosciuti e trattati con educazione e rispetto in quanto professionisti e persone. Non saranno più tollerati comportamenti aggressivi e violenti nei loro confronti che mettono a rischio gli utenti e sviliscono il professionista».

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Pubblicato il 21 Giugno 2017
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