Serve rispetto: il collegio degli infermieri si schiera a tutela dei colleghi

Il Collegio Ipasvi manda un messaggio chiaro per difendere la categoria oggetto di attacchi sempre più frequenti. Il personale del PS il più esposto

trasfusione di sangue

Un episodio martedì scorso, un altro due settimane fa e prima ancora altre aggressioni verbali, soprattutto, ma anche fisiche. Il personale del pronto soccorso è spesso esposto ad attacchi personali. Situazioni al limite se non propriamente illegali. Il numero diretto con le forze dell’ordine è attivo ma capita che non basti a salvaguardare chi, soprattutto di notte, opera in un reparto che è la via d’ingresso all’ospedale.

Già nelle scorse settimane il sindacato NurSind aveva lanciato l’allarme evidenziando un trend in pericoloso aumento. Statistiche rilevate in tutt’Italia che evidenziano una situazione d’emergenza : « Sulla base dei dati diffusi dal NurSind – affermano i due rappresentanti Vito Antonucci e Salvatore Ferro  e risulta che, nel primo quadrimestre del 2017, i fenomeni di aggressione verso operatori sanitari  sono stati 1.163, contro i 1999 dell’intero 2016. Se il trend di inizio anno fosse confermato, si tratterebbe di una crescita del 75%  delle aggressioni subite sul posto di lavoro da  chi svolge una professione sanitaria»

Il mondo politico ha recepito la necessità di un intervento: il Consigliere Mario Mantovani (Forza Italia) ha auspicato un progetto di legge ad hoc, Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), ha richiesto l’apertura dei posti di polizia 24 ore su 24. Il Consigliere Gian Antonio Girelli (PD) ha posto l’accento sulla necessità di coinvolgere mediatori culturali, attuare politiche nuove sulle dipendenze e porre maggior attenzione alle fragilità psichiatriche che sarebbero protagoniste loro malgrando di episodi di violenza. L’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, ha espresso parere favorevole alla mozione, sottolineando come la Regione abbia già messo in campo le azioni di propria competenza (guardie giurate aziendali, centrale di gestione delle emergenze, sistemi di sicurezza), rilevando però come il rafforzamento delle forze di polizia non dipendano dalla Regione. «In questo senso solleciteremo le Prefetture – ha detto l’assessore, che ha anche chiesto e ottenuto alcune modifiche al testo – e per quanto ci compete valuteremo di incrementare la vigilanza privata». 

Anche il Collegio Ipasvi di Varese ha deciso di scendere in campo in modo evidente per chiedere maggior rispetto dei lavoratori: « Noi siamo i primi a dire che i pazienti sono al centro e devono essere rispettati e sostenuti nei loro momenti di fragilità – spiega il Presidente Aurelio Filippini – Nel contempo, però, chiediamo a tutti di capire il ruolo e la funzione degli infermieri che, spesso, vengono sminuiti nella loro professionalità quando invece sono elementi determinanti. Noi garantiamo rispetto ma esigiamo anche rispetto per quanti si impegnano quotidianamente per il bene della collettività. Per questo abbiamo deciso che ci costituiremo sempre parte civile quando ci saranno contenziosi che vedranno coinvolti i nostri iscritti nei casi di violenza e/o aggressione fisica o verbale, anche attraverso i mass media. Gli infermieri hanno il dovere deontologico e legale di agire con professionalità e competenza all’interno della relazione di aiuto, hanno il diritto di essere riconosciuti e trattati con educazione e rispetto in quanto professionisti e persone. Non saranno più tollerati comportamenti aggressivi e violenti nei loro confronti che mettono a rischio gli utenti e sviliscono il professionista».

L’ambiente di frontiera del pronto soccorso è certamente risaputo ma le intolleranze avvengono anche in corsia e negli ambulatori: « Stiamo assistendo, però, a un aumento dei casi di intolleranza. Non è una situazione limitata a Varese. Forse qui è più accentuato ma ovunque si registrano aggressioni verbali e minacce. Di solito, poi, questi episodi non finiscono in segnalazioni o denunce perché si risolvono prima che arrivino le forze dell’ordine. Invito, però, i colleghi a segnalare questi episodi per poter ragionare efficacemente su soluzioni».

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Pubblicato il 22 Giugno 2017
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