Tumori ereditari: a confronto specialisti da tutt’Italia
Organizzato dal Centro di Ricerca per lo Studio dei Tumori Eredo-Familiari dell’Università dell’Insubria e dall'ASST Sette Laghi ha visto la partecipazione di 140 specialisti
Oltre 140 iscritti provenienti da tutt’Italia hanno seguito il Convengo “Tumori Ereditari della mammella e dell’ovaio: percorsi multidisciplinari a confronto” svoltosi a Villa Cagnola ed organizzato dall’ASST Sette Laghi unitamente al Centro di Ricerca per lo Studio dei Tumori Eredo-Familiari dell’Università dell’Insubria.
Il Congresso era rivolto a tutti gli operatori delle Breast Units che si occupano di identificare pazienti ad alto rischio genetico attraverso un percorso di Consulenza Genetica Oncologica e di attuare per questi pazienti una corretta presa in carico. Lo scopo dell’inziativa era anche valutare nuovi percorsi, attraverso l’utilizzo di analisi di geni di predisposizione genetica somatiche, di recente acquisizione soprattutto dopo le indicazioni AIFA per l’uso di PARP-inibitori in pazienti affette da carcinoma ovarico.
Nella prima parte del Congresso gli operatori del Centro di Senologia dell’Ospedale di Circolo di Varese ( che non ha ancora ufficializzato la Brest Unit ) hanno descritto il percorso diagnostico e terapeutico attivato e deciso in multidisciplinarietà, ponendo particolare attenzione alle criticità e alle problematiche incontrate nell’attuazione del percorso stesso. Nella seconda parte , specialisti di diversi Centri d’eccellenza lombardi, hanno portato e condiviso la loro esperienza, focalizzando in modo particolare le criticità incontrate nell’attuazione dei percorsi di diagnosi e terapia delle pazienti ad alto rischio genetico.
E’ stata inoltre riportata l’esperienza dell’Emilia Romagna, in questo campo come esempio di organizzazione regionale, e la situazione nazionale dei percorsi di Consulenza Genetica Oncologica attraverso i dati SIGU ( Societa’ Italiana di Genetica Umana) presentati dal coordinatore del gruppo di lavoro di Genetica Oncologica.
Il congresso si è chiuso con una tavola rotonda formata da esponenti di Regione Lombardia ed addetti ai lavori (Genetisti, Oncologi, Chirurghi, Ginecologi e rappresentati delle Associazioni di pazienti) al fine di focalizzare, in modo dettagliato , le criticità presenti sul territorio regionale e, unitamente alle associazione di volontariato stesse, creare un documento portavoce di ausilio all’attuazione dei percorsi diagnostico terapeutici per le pazienti ad alto rischio di tumori della mammella e dell’ovaio.
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