“Come impronte nella neve”, il nuovo libro di Miriam Ballerini

Secondo appuntamento con la rassegna “Un caffè con l’autore“ al Castello Visconteo affacciato sulla valle Olona

Fagnano Olona generiche

Il secondo incontro della rassegna “Un caffè con l’autore”, nella suggestiva location della “Sala del Camino” al Castello Visconteo di Fagnano Olona, ha visto ospite Miriam Ballerini per la presentazione del libro “Come impronte nella neve“, pubblicato da Kimerik Editore (nella foto: da sinistra la presidente della Pro Loco Fagnano Olona Armida Macchi Porta, l’assessore alla Cultura Giuseppe Palomba, l’autrice Miriam Ballerini, il giornalista Fausto Bossi ed il vicepresidente della Pro Loco Paolo Bossi).

Intervistata da Fausto Bossi, giornalista e socio onorario della Pro Loco Fagnano Olona, la Ballerini ha raccontato al pubblico i passaggi salienti del suo ultimo romanzo, evidenziando l’attualità del libro legato alla piega sociale del femminicidio. All’inizio la fatica nel capire e riconoscere il problema, e successivamente grazie alla voglia di ripartire di questa donna protagonista, si riesce a reinventare una seconda vita, cambiando totalmente vita, città, amicizie e lavoro, cogliendo al volo e costruendosi una seconda possibilità.

Il romanzo è l’esito di una lunga ricerca dedicata dall’autrice a censire, analizzare e interpretare gli sviluppi della vita nel suo perenne scorrere, con le sue ricadute, con i pericoli e i rischi, ma soprattutto descrive la capacità di modificare i nostri corpi e le nostre anime, rendendo possibile alla vita, di iscrivere una nuova capacità di cucirci addosso.

Zeljka la protagonista del romanzo, ci racconta la sua di vita: ribelle, possessiva, passionale. Lei una donna orgogliosa e indomabile. Sarà sopraffatta dalla violenza e tradimento. Ma è anche la descrizione di un’occasione di riscatto, la scoperta dell’amicizia e soprattutto, dell’amore che, si rivelerà più forte delle distanze, degli eventi che si presentano negli anni.

L’autrice esprime attraverso paesaggi molto lirici, la lacerazione di una donna che si accorge di essere guidata dal proprio desiderio di felicità e dalla paura che una volta raggiunta, questa possa sfuggirle dalle mani.

In un linguaggio elegante e suggestivo prende forma un romanzo avvolgente, duro, commovente e disincantato allo stesso tempo. Uno stile capace di penetrare le piaghe dell’animo. Ogni impronta a suo modo tocca le corde più profonde dell’io, offrendo spunti di riflessioni sui temi chiave dell’esistenza.

“Come impronte nella neve” vuole essere un libro che faccia tabula rasa dell’avere, volgendo un occhio attento all’essere, tramite le storie dei vari protagonisti. Non vi troverete storie di grandi uomini, ma vite di persone normali; anche di chi è sotto la soglia della normalità.

Dopo la pausa estiva, il caffe letterario riprenderà a settembre con i libri “Il cavaliere del Monastero di Cairate” di Silvio Foini (2 settembre), “Il modigliani perduto” di Sergio Cova (16 settembre) e “trenta giorni per un omicio” di Umberto Bartoletti (30 settembre). Sempre nella suggestiva cornice del Castello Visconteo in piazza Cavour a Fagnano Olona.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Luglio 2017
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