Due defibrillatori donati per il paese

Gli amici di un ragazzo scomparso l’anno scorso e un cittadino hanno acquistato i preziosi strumenti salvavita e le teche per custodirli. Un passo in più per la sicurezza dei residenti

Avarie

È uno di quegli strumenti che fanno la differenza tra la vita e la morte: il defibrillatore.

Quando poi diventano due, al servizio di una comunità minuta come quella di Ferrera di Varese – 700 abitanti circa – allora diventa una sicurezza in più per l’intera comunità.

Il tutto nato dal cuore a dalla bontà di privati cittadini che in due distinte occasioni hanno deciso di destinare risorse all’intervento di urgenza in caso di malore cardiaco.

Così, durante la festa del gruppo di Protezione Civile di Ferrera i due strumenti sono stati donati ufficialmente: uno grazie alla generosità del signor Davide Patrone.

L’altro da parte di un gruppo di amici in memoria del compianto “Vitto Lazzaroni”, prematuramente scomparso lo scorso anno: in questo caso il defibrillatore è stato donato assieme a due teche dove i congegni troveranno ricovero, ma restando alla portata di tutti.

Sempre il gruppo di amici si è fatto promotore ed ha organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale e il gruppo di protezione civile, nel mese di maggio, un torneo di calcio a 7, basket e pallavolo, con cena.

Ora i defibrillatori sono arrivati in paese, l’amministrazione comunale sta organizzando dei corsi per insegnare al maggior numero di persone come si pratica l’assistenza a chi è colto da infarto, proprio servendosi di questi indispensabili presìdi.

«Ringrazio molto chi si è fatto promotore di questi doni di importanza fondamentale per tutta la comunità», ha commentato il sindaco di Ferrera di Varese Marina Salardi (nella foto).

Quella del regalo dei defibrillatori per le comunità è una pratica importante, che sta diventando di uso comune, assieme alla cultura dell’assistenza alle persone colpite da attacchi di cuore.

Sono molti i comuni della zona in cui questa abitudine si sta diffondendo, rendendo più sicura la vita ai residenti in zone che a differenza di altre risultano più difficili ad essere raggiunte dai mezzi di soccorso.

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Pubblicato il 20 Luglio 2017
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