Fagioli replica al Pd: “Nessuna censura, solo rispetto delle regole”
Il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli risponde alle accuse di “deriva censoria” avanzate dal Pd
E’ il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli a rispondere, per l’Amministrazione comunale saronnese, alle accuse di “deriva censoria” avanzate dal Pd dopo che l’ufficio di presidenza del consiglio comunale ha rigettato una mozione ed un’interpellanza presentate per il prossimo consiglio comunale.
Fagioli parte da quanto stabilito dal regolamento comunale e chiarisce la regola e il precedente citati dal Pd: “All’art.6 comma 5 lettera d) è stabilita la facoltà del presidente di inserire nell’ordine del giorno le proposte di deliberazione, interpellanze e mozioni che abbiano carattere di urgenza e che siano pervenute dopo il termine indicato alla lettera c) dello stesso comma. Nel caso citato nell’articolo del Pd, ovvero la decisione di mettere all’ordine del giorno la mozione e l’interpellanza poi discusse durante la seduta di consiglio comunale del 20 giugno, mi avvalsi di quella facoltà avendo ritenuto urgente affrontare i due argomenti nell’interesse della collettività. Allora l’Ufficio di Presidenza non sollevò alcuna osservazione nel merito riguardo la mia decisione, se non l’evidenza di una palese nullità formale nel deliberato poi sanata in sede di consiglio comunale, grazie alla buona predisposizione dei gruppi consiliari”.
Entra quindi nel merito dell’ultima mozione e interpellanza: “Anche in questo caso ribadisco che non è in atto alcuna deriva censoria, ma la normale applicazione e rispetto del regolamento. Invito i consiglieri ed i gruppi consiliari ad abbassare i toni ed evitare la ricerca del sensazionalismo a tutti i costi. Ritengo che un confronto col sottoscritto e con il segretario generale, nella maggior parte dei casi, sia sufficiente per dipanare ogni dubbio e perplessità circa l’applicazione del regolamento”.
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