I pentastellati contro la giunta: “Città riciclona ma sporca”

Dure critiche degli attivisti a cinque stelle all'amministrazione che accusano: "Nostre proposte inascoltate e la città è sempre più sporca"

rifiuti

Miglior comune riciclone. È così che si presenta agli occhi della nazione il comune di Castellanza, premiato a Roma dal CiAl – Consorzio Imballaggi Alluminio -, quale miglior Comune per l’area geografica del Nord Italia nel recupero e riciclo degli imballaggi in alluminio (giugno 2016) e comune più organico premiato dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC) per l’impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti organici con un sistema in grado di monitorare sia la qualità della raccolta, sia la quota di sacchetti in plastica utilizzati impropriamente dalle
utenze (novembre 2016).

«Ma ad oggi – sostengono i Cinque Stelle – ci si imbatte purtroppo nella costante presenza di rifiuti di ogni genere abbandonati sui lati delle strade nascosti dietro a quelle poche piante che ancora non sono state abbattute per futili motivi, sacchi della spazzatura lasciati sui marciapiedi per settimane, e le aree verdi non curate, con erbacce alte, insetti e sporcizia».

Gli attivisti si pongono una serie di domande su come viene amministrata la città: «Con il cambio di amministrazione sono cambiate anche le sorti della città? L’attuale giunta ha differenti priorità rispetto al benessere comune? E soprattutto Castellanza non doveva partecipare e ripartire? Alla luce di tutto possiamo affermare che Castellanza è sicuramente ripartita, ma in retromarcia, poiché finora poco o nulla è stato fatto di quanto promesso in campagna elettorale, senza tenere conto delle dichiarazioni della giunta sul problema della mancanza di denaro visto che dovevano per forza essere a conoscenza della situazione dei bilanci comunali per svariate ragioni».

Gli attivisti sottolineano come le proposte fatte non siano state prese in considerazione: «Da parte nostra, anche se non siamo presenti all’interno del consiglio comunale, molte proposte sono state fatte per migliorare la città, come l’istanza per l’installazione di foto-trappole proprio per contrastare il selvaggio abbandono dei rifiuti, l’installazione delle bat-box, piccole casette per pipistrelli per combattere il problema degli insetti, salvaguardando flora e fauna castellanzese e abbattendo i costi per la disinfestazione, e altro ancora».

I “grillini” sottolineano anche «le numerose lamentele sui social network riguardo lo stato di degrado che si
riscontra in entrambi i rioni, specialmente per quanto concerne le aree del verde pubblico, dove pare che l’amministrazione si ricordi della loro esistenza e prenda conseguentemente provvedimenti solo nell’eventualità dello svolgimento di alcuni eventi».

Le conclusioni per gli attivisti castellanzesi toccano vari nervi scoperti non solo per Castellanza: «Insomma la situazione in città non sembra migliorare, molte sono poi le questioni in sospeso, come la società partecipata ACCAM, e la sentenza del Tar appena confermata ma già bloccata dal Consiglio di Stato, che doveva vietare alla ditta Perstorp gli scarichi nel fiume Olona. Il nostro pensiero finale è che se il sindaco e la giunta della lista “Partecipiamo”, con slogan “facciamo ripartire Castellanza” non sono in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e soprattutto dopo un anno non sono ancora riusciti a far ripartire Castellanza, dovrebbero farsi da parte e lasciare il posto a chi veramente tiene al benessere del comune e dei suoi abitanti e che è realmente interessato a far partecipare e ripartire la città».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2017
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