Infortuna (PD) critica la scelta sui volontari del Comune

Dura presa di posizione del consigliere comunale che in questi mesi si è distinto per numerose posizioni critiche sulla maggioranza di cui fa parte

consiglio comunale varese 2011 infortuna pd

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Giampiero Infortuna, consigliere comunale PD a Varese

“Discreti, sorridenti, puntuali”. Con questi aggettivi sono stati descritti i “volontari anziani” che con generosità offrono da anni un importante servizio alla nostra comunità e che negli ultimi giorni sono stati colpiti da una revisione al personale, effettuata dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Varese.

Una decisione della quale la cittadinanza è venuta a conoscenza per mezzo stampa, anticipando, in parte, sul piano della ritualità istituzionale e della condivisione delle scelte, un incontro che era stato fissato ad hoc con gli stessi volontari e previsto per il giorno 27  luglio. Una presa di posizione che ha stupito molti, per l’essenziale contributo fornito negli anni dai pensionati volontari, ma anche per i termini e per le modalità con cui l’Assessore Molinari ha voluto giustificare l’ultimo taglio alla spesa pubblica; una scelta peraltro mai comunicata, ufficialmente condivisa o posta all’attenzione dei Consiglieri di maggioranza.

Soffermandoci sul merito delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi, viene in luce come, tra le principali ragioni che sostengono la “manovra”, vi sia la sopraggiunta impossibilità da parte dell’Amministrazione varesina di continuare a coprire il costo del servizio, per un rimborso spese pro capite di “massimo 300 euro”, trattandosi, nella maggior parte dei casi, di pensionati per i quali queste somme rivestono un ruolo decisamente importante e il cui profilo umano e di dignità non può certamente essere messo in secondo piano con un generico impegno di aiuto da parte dei servizi sociali.

Questo quadro, certamente dettato da una comprensibile necessità di correre ai ripari in relazione all’esiguità delle risorse degli enti locali, risulta però discutibile nella configurazione di una serie di scelte che, come ho avuto più volte occasione di ricordare, non incontra la mia posizione favorevole. Se da una parte, infatti, ragioni di ristrettezza economica, con caratteri tra loro differenti, muovono un’Amministrazione ad optare per misure volte ad una maggiore oculatezza nella spesa (come la chiusura di plessi scolastici, la sospensione di servizi come il succitato, la revisione delle tariffe in diversi ambiti); dall’altra, non si comprende come sia possibile dimenticarsi di questi limpidi presupposti, ad esempio, nel momento dell’assunzione di un “Comunicatore” e di un “Portavoce del Sindaco”, che gravano sulle casse locali per un ammontare ingente di quasi 100.000 euro l’anno, in due.

Inoltre, tra le motivazioni paventate dal Dott. Molinari, vi sarebbe il riferimento ad un cambiamento della normativa nazionale, che non permetterebbe più di affidare tali incarichi. Se profili di illegittimità esistono, è giusto che vengano chiariti, spiegati e che, conseguentemente, si prenda la decisione migliore. Al di là di questa doverosa fase di accertamento, che penso sia utile aprire nuovamente, per ovviare al problema potrebbero certamente essere intraprese delle vie alternative, come l’apporto di cooperative che già svolgono questo ruolo in altre realtà. Nella ricerca di tali soluzioni, risulta fondamentale anche un’azione di coinvolgimento dell’apposita commissione consiliare.

Infine, qualcuno vorrebbe cercare di spostare l’attenzione dal piano sostanziale a quello formale, giocando sull’aspetto semantico legato al termine “volontario”. A tal proposito, mi permetto di ricordare che anche il servizio militare, non più obbligatorio da anni, si configura oggi, appunto, come volontario. Eppure, chi sceglie di aderirvi liberamente, viene giustamente ricompensato per il proprio contributo.

Ritengo sia doveroso avere il coraggio di prendere delle posizioni scomode, anche sul crinale dei tagli alle finanze pubbliche, ma sempre in un’ottica di ragionevolezza, informando i cittadini sulla destinazione dei risparmi e agendo secondo criteri di priorità che rispecchino le vere esigenze di una comunità.

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