“La Regione ha promesso soldi alla Valceresio. Dove sono finiti?”

I sindaci Cavallin e Pierobon sollecitano una risposta sui soldi promessi da Maroni per i disagi subiti dalla popolazione durante la realizzazione della Arcisate Stabio

Arcisate Stabio Del Rio Maroni

Dove sono finiti i soldi che Regione Lombardia ha promesso alla Valceresio l’anno scorso?

Se lo chiedono Marco Cavallin e Angelo Pierobon, i sindaci di Induno Olona e di Arcisate, i due centri della Valceresio che più di ogni altro hanno patito i disagi per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Arcisate Stabio.

«Regione Lombardia l’anno scorso ha promesso alla Valceresio la realizzazione diretta di opere o, in alternativa, la destinazione di un finanziamento per compensare i grandi disagi legati al compimento della nuova tratta ferroviaria – scrivono questa mattina in una nota congiunta i due sindaci – Oggi però, a distanza di tempo, la Regione fa finta di niente, e dopo anni di ritardi, burocrazie assurde e disagi incredibili patiti con disciplina dalle popolazioni di valle, i sindaci della Valceresio sono costretti ancora una volta ad alzare la voce per farsi sentire dagli Enti superiori».

«Questa volta le orecchie da mercante le sta facendo Regione Lombardia – si legge nella nota –  che da diverse settimane si nega anche telefonicamente alla nostra richiesta di definizione degli aiuti economici che ci erano stati promessi personalmente dal presidente Roberto Maroni».

Gli stanziamenti ipotizzati, diverse centinaia di migliaia di euro equamente ripartiti tra Induno e Arcisate, erano stati annunciati come “compensazione” per i disagi patiti dalla popolazione e dal territorio dei due popolosi paesi della valle; oggi i due sindaci chiedono di avere certezze per poterli impegnare nei bilanci e mettere concretamente a frutto nelle opere compensative che nei prossimi mesi dovranno prendere avvio nei dintorni della linea ferroviaria, la cui inaugurazione è prevista per la fine di quest’anno.

«Al momento la Regione ci ha risposto solo con un inspiegabile silenzio”- commentano amareggiati Cavallin e Pierobon – e non ci arriva nessuna notizia dei soldi promessi nonostante tentativi di contatto scritti e telefonici. L’ultima lettera risale al 21 febbraio 2017, cui sono seguite telefonate senza risposta. Il presidente Maroni aveva detto che avrebbe dato prova di vicinanza ai territori, sofferenti per i disagi che si sono prolungati ben oltre il lecito, in modo tangibile. Noi ci siamo fidati e ancora oggi crediamo alla sua parola. Ma adesso è il momento dei fatti e non più delle promesse».

I soldi della Regione, in particolare, si era ipotizzato potessero essere investiti su progetti di mobilità dolce in grado di unire Arcisate e Induno Olona «ma – ribadiscono i due sindaci – da circa quattro mesi dalle parti di Palazzo Lombardia tutto tace, anche i telefoni», e così Cavallin e Pierobon hanno deciso di alzare la voce: «Chi vuole esserci vicino coi fatti – concludono – si muova, adesso. Il treno della nuova ferrovia sta davvero per partire, le porte stanno finalmente per chiudersi».

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Luglio 2017
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