L’equitazione ha bisogno di passione. Parola di amazzone
Grande festa al centro ippico Equihariel per Angelica Marinelli vincitrice nel Campionato italiano pony di Cervia
«Credo che i cavalli siano intelligenti. Tullibards Tea for two impara facilmente e mi aiuta molto durante le gare anche quando vado in ansia». A parlare è l’amazzone Angelica Marinelli reduce da un primo posto nel Campionato italiano pony di Cervia nella categoria 110 combinata esordienti.
A vederli insieme Angelica e la sua Tullibards Tea for two, una splendida pony irlandese di sette anni, danno la sensazione di essere una cosa sola. Un’intesa perfetta, costruita con un duro lavoro quotidiano, che ha permesso a questa giovane amazzone di 14 anni di vincere la combinata salto ostacoli e dressage,
«Angelica si allena sei giorni alla settimana – spiega l’istruttore Melania Tognella – È tenace, perfezionista, precisa e ha stile. Caratteristiche importanti che la spingono verso il continuo miglioramento».
Il centro ippico Equihariel di Ternate, immerso in un’oasi di verde, con gli alberi che sembrano voler abbracciare paddock e box e il lago di Comabbio che buca l’orizzonte in una cornice di latifoglie, sembra uno spicchio di Irlanda in terra di Lombardia. Quanto basta per far sentire a casa anche un tipino come Tullibards Tea for two che in quell’isola, come James Joyce, ci è nata.
L’EQUITAZIONE HA BISOGNO DI PASSIONE
A guardare Angelica e il team del centro ippico Equihariel è evidente che tutto è mosso dalla passione e da una ferrea volontà. L’equitazione è uno sport affascinante ma estremamente duro che richiede concentrazione, pazienza e ascolto. Insomma, una bella disciplina per formare il carattere dei giovani e per correggere i difetti nei più agée. Rimane da scardinare nell’immaginario collettivo un luogo comune: i costi troppo alti. «Non è vero – continua Tognella – i prezzi sono sostenibili per tutti anche per chi vuole partecipare alle gare, perché nella nostra scuola mettiamo a disposizione i pony di nostra proprietà. C’è un problema di approccio culturale, è vero. In questo senso sarebbe interessante poter coinvolgere le scuole per poter avvicinare i bambini all’equitazione come avviene per altri sport».
È IL TEAM CHE VINCE
Il centro ippico Equihariel è “rinato” appena quindici giorni fa e prende il nome da un angelo, hariel, appunto. C’è molta voglia di fare e tanto entusiasmo sia tra le giovani amazzoni che tra le loro famiglie. «Noi siamo una squadra e al tempo stesso una famiglia – conclude Melania Tognella -. I risultati sono sempre il frutto di un lavoro di gruppo ben organizzato. Si riprenderà a settembre con il completo nel circuito pony della Lombardia. Ora c’è il meritato riposo».
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