Quando il trapianto diventa uno stimolo: la medaglia iridata di Stefano

Il 47enne di Malnate soffre di fibrosi cistica. Ora ha un polmone nuovo e ha vinto il bronzo con l'Italia ai Mondiali di categoria

stefano volpe nazionale basket trapiantati

La forza di volontà è differente a seconda delle persone: c’è chi si arrende alle prime difficoltà della vita (grandi o piccole che siano) e chi invece le utilizza come stimolo per ripartire. Stefano Volpe è tra questi ultimi. Il 47enne di Malnate soffre fin dalla nascita di fibrosi cistica (una terribile malattia genetica che spesso colpisce l’apparato respiratorio) che nel suo caso si è aggravata all’età di 43 anni portandolo in coma; solo un trapianto di polmoni operato dall’equipe del Policlinico di Milano diretta dal professor Santambrogio nel gennaio del 2014 gli ha consentito di riprendere in mano la sua vita.

Nella “rinascita” di Stefano un apporto fondamentale è stato dato dallo sport. Volpe da bambino era appassionato di calcio, ma nell’età adolescenziale si è interessato ad altri sport come ciclismo e basket, diventando un grande tifoso della Pallacanestro Varese. Come ogni bambino il suo sogno era di giocare a livelli professionistici e raggiungere la nazionale; purtroppo la malattia è stata un grande ostacolo, ma al contempo un punto di partenza dato che il trapianto di polmoni gli ha permesso di raggiungere il suo sogno “per vie speciali”.

stefano volpe nazionale basket trapiantati

Il primo passo della sua nuova vita lo ha compiuto il 25 febbraio 2016, giorno in cui ha disputato la sua prima partita a livello agonistico con la maglia del Monte dei Fiaschi di Malnate nel campionato CSI (ne parlammo QUI e QUI). Di quella partita Stefano ricorda soprattutto come gli tremavano le gambe nel “debuttare in un luogo nemico”, dato che la palestra del suo paese era quel posto dove non aveva mai potuto cimentarsi con eventi sportivi a causa della malattia.

Ma l’emozione più grande è indubbiamente stata quella di rappresentare l’Italia ai recenti Campionati mondiali per trapiantati 2017 (WTG – World Transplant Games) di Malaga: «L’emozione di rappresentare la tua nazione alla cerimonia d’inaugurazione di un evento mondiale, sotto gli occhi di tutti, è qualcosa di indescrivibile». Paradossalmente Stefano non era a conoscenza di questa manifestazione (giunta quest’anno alla 21esima edizione) fino a sei mesi fa, quando è ha scoperto l’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto, membro ufficiale del WTGF (World Transplant Games Federation) dal 1991. 

stefano volpe nazionale basket trapiantati

L’ANED onlus, che aveva già organizzato i Campionati italiani per trapiantati a Bra (Cuneo) dal 26 al 28 maggio 2017, ha portato in Andalusia una delegazione di una quarantina di azzurri, tra cui Stefano per confrontarsi (dal 25 giugno al 2 luglio) con altri 1200 atleti trapiantati provenienti da 56 nazioni. Il bilancio italiano è stato più che positivo: 35 medaglie di cui 10 ori, 10 argenti e 15 bronzi.

Tra le medaglie di bronzo figura anche quella che Stefano e i suoi compagni hanno ottenuto nel basket, disciplina accolta per la prima volta nei WTG alle spalle degli inarrivabili USA e ai secondi classificati della Gran Bretagna. Nelle varie partite disputate (3 contro 3 con due tempi da 15 minuti) l’atleta di Malnate si è distinto segnando qualche canestro, ma perlopiù in fase difensiva: «In difesa, come nel carattere, serve grinta ed è una qualità che mi si addice».

L’esperienza di Stefano può indubbiamente fungere da stimolo per tutti coloro che hanno sofferto e che stanno soffrendo di malattie simili alla sua: non bisogna mai abbattersi, ma cercare di reagire per affrontare al meglio la vita e tutte le sue sfide. «Tra questi stimoli uno dei più importanti è lo sport – racconta ancora Volpe – i momenti agonistici come le giornate vissute a Malaga sono fondamentali perché offrono la possibilità di conoscere altre persone con cui confrontarsi e supportarsi a vicenda, per superare le diverse malattie. Inoltre le serate in hotel in compagnia degli altri atleti sono state un’occasione unica di divertimento assicurato».

Per finire, una breve parentesi sui progetti futuri di Stefano che riguardano l’altra sua grande passione sportiva, il ciclismo, disciplina che lo aiuta anche a combattere le difficoltà respiratorie («ad ogni uscita faccio tra i 50 e i 60 chilometri e mi piacciono molto le salite»). Volpe e punta a prepararsi al meglio in vista della prossima primavera/estate per magari confrontarsi con qualche manifestazione agonistica. Il basket verrà dunque lasciato da parte? «A livello agonistico quasi sicuramente, anche perché probabilmente ai prossimi WTG la specialità della pallacanestro non ci sarà più (a causa dei molti contatti fisici che potrebbero compromettere la funzionalità degli organi trapiantati), ma mi piacerebbe fare il corso per diventare allenatore di pallacanestro».

di
Pubblicato il 18 Luglio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.