Senaldi: “Il Governo Renzi ha dato una politica industriale al Paese”
Il deputato del Pd membro della commissione Attività produttive ha incontrato gli imprenditori di Aime. Al centro del convegno i provvedimenti a sostegno delle pmi
Forse la scelta di una copertina color rosso mattone per un agile libretto dove si elencano anno per anno le misure prese dal Governo Renzi per le imprese, sarà stata anche casuale. La prima cosa però che viene in mente leggendo la mole di provvedimenti e di soldi stanziati a favore del sistema imprenditoriale in questi ultimi tre anni è una precisa volontà di ricostruzione dopo la crisi. L’onorevole Angelo Senaldi, autore della pubblicazione, la sintetizza così: «In questi provvedimenti c’è un’idea di politica industriale come non si vedeva da decenni perché il governo non ha concentrato le risorse in un singolo settore ma ha pensato al sistema nel suo complesso».
Questa premessa non esaurisce la seconda grande questione e cioè se quei provvedimenti hanno funzionato oppure no. Ed è anche per questo motivo che il deputato del Pd, membro della commissione Attività produttive, sta incontrando le associazioni di categoria del territorio. Il feedback arrivato da Aime (Associazione imprenditori europei), dove Senaldi si è confrontato con un gruppo di imprenditori, ha dato tre indicazioni interessanti rispetto agli incentivi sugli investimenti, alla loro continuità e all’impatto sul mercato interno.
È fuori di dubbio che superammortamento, iperammortamento, nuova Sabatini, voucher per l’internazionalizzazione, sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato e il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, solo per citare alcuni dei 32 provvedimenti a sostegno dell’economia varati dal Governo Renzi, abbiano generato una minima crescita del Pil, ma per gli imprenditori di Aime è altrettanto chiaro che si tratta di una crescita orfana di una domanda interna ancora troppo bassa.
Senaldi non si è sottratto alle critiche ammettendo che la difficoltà dell’Italia nel recuperare fiducia è legata anche al ruolo della politica che ha esasperato alcuni temi, giocando sul senso di sfiducia. «Io sono qui soprattutto per ascoltare le cose che non vanno e riportarle al Governo» ha detto il deputato del Pd.
«Bisogna dare stabilità a queste misure – ha concluso il presidente di Aime, Armando De Falco – perché la fiducia per crescere ha bisogno di tempo. Per quanto riguarda gli investimenti per l’industria 4.0 credo che la partita si giochi soprattutto sulla conoscenza e non solo sulla macchina».
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