Ternate e Varano Borghi guardano alla fusione tra i due comuni entro il 2019

I sindaci Enzo Grieco e Rosario Calcagno hanno firmato l’intesa finalizzata agli atti propedeutici alla fusione tra i due enti locali

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Ternate e Varano Borghi diventeranno un unico comune? Questo l’obiettivo della road map sottoscritta in un protocollo dai due enti lo scorso 27 giugno.

I sindaci Enzo Grieco e Rosario Calcagno hanno firmato l’intesa finalizzata agli atti propedeutici alla fusione tra i due enti locali, un’intesa che è stata presa d’atto e condivisa nel Consiglio Comunale di Ternate, nella seduta del 30 giugno e che sarà portato nel prossimo Consiglio Comunale di Varano Borghi.

A Ternate, in Consiglio, il documento è già stato approvato con il voto di tutti Consiglieri Comunali di maggioranza (Grieco Enzo, Sella Vittorino, Visinoni Luigi, Dandolfi Massimo, Coco Vladimiro, Lardo Egidio, Baldracchi Arianna, Villa Alessandro) e di un Consigliere di minoranza (Vasconi Franco). Si è astenuto il Consigliere di minoranza Mormone Salvatore. (Assente giustificato il consigliere di minoranza Legnani Roberto).

Le tappe del percorso di fusione tra i comuni
Con la sottoscrizione di questo documento le due amministrazione si impegnano a predisporre uno studio per approfondire la possibilità di giungere alla fusione tra gli enti con istituzione del nuovo comune nel più breve tempo possibile, comunque entro il 2019.

I due Sindaci si occuperanno di guidare il processo prima di studio, poi di eventuale attuazione coordinando le azioni di comunicazione e sensibilizzare di cittadini e comunità locali.

La redazione dello studio definirà un progetto dettagliato, in grado di mettere in evidenza gli aspetti della fusione. La prima fase, che dovrà concludersi entro 5 mesi dalla sottoscrizione del protocollo, si approfondiranno gli aspetti tecnici sino alla definizione di un documento che definisca la fattibilità della fusione e delineando quindi il percorso da attivare.

Le due amministrazioni, esaminata tale relazione e valutati i ritorni di cittadini, associazioni e portatori di interesse coinvolti decideranno, entro il 31/12/2017, se attivare la procedura amministrativa finalizzata alla fusione e disciplinata dalla L.R. 29/2006.

Il referendum per la fusione
Va detto che a norma dell’articolo 133 della Costituzione e dell’articolo 53 dello “Statuto d’Autonomia della Lombardia” la proposta di fusione dei due Comuni dovrà essere oggetto di un referendum consultivo tra le due popolazioni interessate, che, se il percorso rispetterà la sua naturale tempistica potrebbe essere indetto nella seconda metà del 2018.

La posizione dei sindaci:
“I nostri Comuni – hanno spiegato i due sindaci – sono territorialmente omogenei e si ritiene opportuno valutare la fattibilità di un percorso di progettazione e costruzione di un percorso di sviluppo integrato, in grado di valorizzarne le rispettive peculiarità e limitarne, di conseguenza, le debolezze. Si intende pertanto valutare la concreta percorribilità di un progetto di fusione tra il comune di Ternate e il Comune di Varano Borghi, in grado di rispondere al meglio alle mutate condizioni sociali ed economiche, nella prospettiva di uno sviluppo complessivo delle nostre comunità.
L’attuale situazione di crisi economica, che perdura da molti anni, ha avuto un impatto importante sulla situazione finanziaria degli enti locali che si sono visti ridurre, progressivamente, i trasferimenti erariali a fronte di sempre maggiori richieste della cittadinanza, in particolare nell’ambito sociale.
La scarsità di risorse impone non solo una revisione della spesa generale di funzionamento dell’ente locale, ma pure un ripensamento delle modalità di gestione delle funzioni assegnate, così da non ridurre quantità e qualità dei servizi già erogati ai cittadini. L’individuazione di un ambito amministrativo omogeneo più ampio ed adeguato alle attuali necessità per un’amministrazione più efficiente ed efficace, non comporta la rinuncia all’identità e alla storia del nostro territorio, dei nostri paesi e della frazioni che li compongono, nonché alla ricchezza del tessuto sociale ed associativo.”

Con la sottoscrizione di questo documento le Amministrazione di Ternate e Varano Borghi, si impegnano a predisporre uno studio per approfondire la possibilità di giungere alla fusione tra gli enti con istituzione del nuovo comune nel più breve tempo possibile, comunque entro il 2019.

La contrarietà della Lega Nord
“Fusione di Comuni? Una legittima difesa da evitare” così interviene Giuseppe Longhin, responsabile Enti Locali Lega Nord e presidente della commissione provinciale Statuto e Regolamenti che si occupa anche di aree omogenee “hanno ragione i sindaci Grieco e Calcagno quando dicono che i continui tagli ai trasferimenti non consentono una buona amministrazione, ma sbagliano quando affermano che sono i cittadini a chiedere più servizi, i cittadini chiedono e pretendono giustamente per quello che pagano, ternatesi e varanesi versano al governo ogni anno 27 milioni in più di quello che ricevono. Non bisogna cedere, dobbiamo mantenere viva la nostra territorialità e la nostra storia. Le soluzioni sono le aree omogenee, i patti sovracomunali, i piani di zona, le unioni dei comuni, non le fusioni”.
Sergio Tozzi, consigliere di minoranza a Varano Borghi, si chiede “un protocollo di intesa firmato da 2 sindaci senza il parere dei cittadini non ha senso, non facciamoci prevaricare da chi spreca denari a centinaia di km da qui e poi taglia i trasferimenti. Una decisione così importante deve passare necessariamente da un referendum comunale”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Luglio 2017
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